La democrazia non si diffida

Cittadine e cittadini hanno diritto ad avere informazioni, verità e trasparenza.
Le lettere di diffida ricevute dal consigliere regionale Massimo Moretuzzo e dal consigliere comunale di Trieste Riccardo Laterza, per il solo fatto di aver chiesto la verità sui rapporti di lavoro e sulle partecipazioni societarie dell’assessore regionale Bini, sono la chiara rappresentazione di una degenerazione della vita democratica da condannare con fermezza. Trenta cittadine e cittadini del Friuli-Venezia Giulia l’hanno denunciata in una lettera che è stata pubblicata sulle edizioni odierne dei quotidiani Messaggero Veneto e Il Piccolo. Chiedono a coloro che hanno a cuore il bene pubblico di solidarizzare con chi ha ricevuto minacce e diffide, esigendo che si ripristini il principio di trasparenza che caratterizza gli ordinamenti democratici.
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