Patto per l’Autonomia sulla sospensione di Schengen: «Riduzione degli arrivi è fumo negli occhi con soldi pubblici»
«Le persone non sono pacchi da lasciare fuori dall’uscio di casa». Così si esprimono Moretuzzo e Massolino, consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, in merito alle trionfali dichiarazioni della maggioranza sulla riduzione degli arrivi di migranti dopo la sospensione degli accordi Schengen di libero passaggio.
«Al di là del fatto che sarebbe necessaria una verifica sui numeri effettivi, e tralasciando il fatto che il nesso di causalità tra la sospensione di Schengen e la riduzione degli arrivi non è dimostrata né dimostrabile, la giusta domanda da porsi dovrebbe essere: cosa sta succedendo alle persone che sono partite anni fa dai loro paesi per raggiungere l’Europa? Dove sono, e cosa stanno subendo? - proseguono il consigliere e la consigliera - Tutte le risorse umane ed economiche sprecate per ripristinare controlli sui confini sarebbero certamente meglio investite in azioni di integrazione e formazione, che darebbero veramente una risposta ai problemi delle nostre comunità. Invece si cerca di nascondere la polvere sotto il tappeto in attesa dell’arrivo del Papa, sgomberando militarmente il silos senza aver trovato soluzioni alternative, millantando la possibilità irrealistica di fermare le migrazioni e proseguendo nel totale abbandono istituzionale delle persone tutelate da diritto internazionale, con conseguenze tragiche per la loro convivenza pacifica nelle nostre comunità. Sarebbe ora che la destra la smettesse di buttare fumo negli occhi alla cittadinanza, e di farlo sperperando risorse pubbliche, portando avanti una perenne campagna elettorale sulla pelle delle persone ma senza individuare nessuna soluzione concreta ai problemi reali».