Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Moretuzzo: «Questione che ci riguarda tutte e tutti. Serve un cambio radicale dal punto di vista culturale, sociale, istituzionale»
«Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne è doveroso, ma non sufficiente, ricordare i 100 femminicidi che sono stati commessi dall’inizio dell’anno o che una donna su 3 in Italia è vittima di violenza – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo –. La violenza di genere riguarda profondamente tutte e tutti noi, non si esaurisce in freddi numeri su cui portare l’attenzione solo una volta l’anno».
«È necessario un cambio radicale dal punto di vista culturale, sociale, istituzionale – continua Moretuzzo –. Quella della violenza di genere è, infatti, una questione che investe il tema dei rapporti di genere dentro la società, della posizione delle donne dentro il mondo del lavoro, della presenza femminile dentro le istituzioni, dell’utilizzo di un linguaggio finalmente paritario e non discriminante. Se le parole sono lo specchio di una cultura, la forma concreta del pensiero, allora abbiamo anche la possibilità e la responsabilità di modificare una situazione che non è più accettabile».
«La violenza di genere va combattuta sempre – conclude Moretuzzo –, con la diffusione di una cultura inclusiva, di una educazione alle differenze e del rispetto verso tutte le donne: un valore da trasmettere con l’esempio quotidiano, attraverso l’istruzione, nelle relazioni con gli altri».