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Newsletter n. 28 del Patto per l'Autonomia

Newsletter n. 28 del Patto per l'Autonomia
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Il Patto in azione

Il Patto per l’Autonomia difende la specialità regionale, ma incalza la Giunta Fedriga

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«L’impugnativa da parte del Governo statale di alcuni articoli della legge omnibus approvata due mesi fa dal Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia non è certamente un fatto positivo e per questo riteniamo opportuno inviare due messaggi al Presidente della Giunta regionale, Massimiliano Fedriga», afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo.
«Il primo messaggio è che la rivendicazione della nostra Autonomia e delle competenze che spettano alla nostra Regione deve essere assolutamente intransigente. Non basta difendere i sempre più risicati spazi di manovra che, bontà loro, i vari Governi centrali ci hanno concesso negli ultimi anni, ma bisogna rilanciare e alzare l’asticella delle nostre rivendicazioni, in particolare sui temi vitali per il futuro delle nostre comunità, dall’economia alla fiscalità, dall’ambiente all’istruzione. Su questo – assicura Moretuzzo – faremo sicuramente la nostra parte e sosterremo le posizioni della Giunta regionale. Se invece gli accordi con il Governo centrale saranno come quelli siglati rispetto ai nuovi patti finanziari Fedriga-Tria, che non hanno recuperato nulla se non qualche briciola rispetto agli accordi firmati in precedenza dalla Giunta Serracchiani e hanno anzi stabilito concessioni importanti allo Stato come quella della rinuncia ai 94 milioni di extragettito IMU che spettano ai nostri Comuni, allora il Patto per l’Autonomia continuerà a denunciare in modo intransigente la sua contrarietà».
Il secondo messaggio a Fedriga è che «il tempo della propaganda deve finire e la maggioranza in Consiglio regionale deve iniziare a lavorare in modo serio. Siamo a un anno e mezzo dall’inizio della legislatura – osserva Moretuzzo – e non c’è traccia di alcuna norma che entri davvero nel merito delle questioni più drammaticamente urgenti. Non una proposta di legge articolata e di respiro ampio sui temi dell’economia e del lavoro, non un segnale sulla pianificazione sanitaria promessa, non una risposta alla situazione di esasperazione dei sindaci e degli enti locali. La legge omnibus impugnata dal Governo, non solo sui temi dei 5 anni di residenza per gli sgravi contributivi o dei rimpatri per gli stranieri richiamati in modo strumentale dal Presidente Fedriga, è una pessima legge, , come per altro avevamo già detto durante il dibattito in aula, denunciando, ad esempio, l’assurdità dei provvedimenti sui prati stabili o sui punti di primo intervento per le emergenze, poi impugnati dal Governo. Questo modo di operare vale purtroppo per la maggior parte dei, pochi, provvedimenti licenziati in questo primo quarto di legislatura. Si cambi passo e si inizi a fare quello che serve davvero ai cittadini e alle comunità del Friuli-Venezia Giulia».

 


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Discarica di Firmano, è di nuovo allarme.

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Recenti notizie di stampa hanno sollevato numerosi interrogativi e questioni sul processo di bonifica della discarica “Aspica” a Firmano, in comune di Premariacco, che potrebbe comportare l’attivazione di una ulteriore discarica, in comune di Cividale del Friuli, nella cava Murà, in una megafossa che attualmente non ha nemmeno tale destinazione d’uso e nella quale confluirebbero 170 mila metri cubi di rifiuti speciali dal sito di Firmano. Sulla questione interviene il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, che interroga la Giunta regionale e l’assessore competente Fabio Scoccimarro per conoscere lo stato di fatto, quali siano i passaggi procedurali futuri e quali azioni ha intrapreso e intende adottare l’amministrazione regionale per assicurare una risoluzione delle criticità esistenti e garantire la tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti dei comuni coinvolti.
Una richiesta di chiarimenti quanto mai necessaria, considerato che per rendere economicamente sostenibile la costosa operazione, il piano prospettato prevede che la cava Murà sia riempita con ulteriori 180 mila metri cubi di rifiuti, mentre altri 170 mila potrebbero nuovamente riempire la discarica a Firmano una volta terminati i lavori, per un totale di 350 mila metri cubi di rifiuti smaltiti in più rispetto alla situazione attuale. Notizie che hanno allarmato le amministrazioni comunali di Premariacco e di Cividale del Friuli e i cittadini, «evidenziando la necessità della massima condivisione delle azioni relative a tematiche così rilevanti per il territorio e la popolazione», afferma Moretuzzo. «Pensiamo sia fondamentale – e la Regione ne deve essere garante – assicurare la sostenibilità ambientale di qualunque progetto che agisca sul sistema di smaltimento dei rifiuti, ma soprattutto rispettare la salute e la qualità di vita degli abitanti di Firmano e di tutto il territorio coinvolto, sulle quali hanno inciso pesantemente le decennali problematiche di inquinamento atmosferico e idrico legate alla presenza di numerose discariche».


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@PattoMatto

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CHE NISSUN DISPONI DI NÔ, SENSA DI NÔ

CHE NESSUNO DISPONGA DI NOI,
SENZA DI NOI
Giuseppe Bugatto
Deputato friulano al Parlamento di Vienna
25 ottobre 1918 

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