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Giovedì 11 giugno alle ore 21 Il Patto incontra Lorena López de Lacalle e Alessandro Ambrosino

Giovedì 11 giugno alle ore 21 Il Patto incontra Lorena López de Lacalle e Alessandro Ambrosino
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Patto per l’Autonomia | Pat pe Autonomie | Pakt Za Avtonomijo | Pakt für die Autonomie

‍I giovedì del Patto

Giovedì 11 giugno alle ore 21

in diretta dalla pagina Facebook del Patto

Il Patto incontra Lorena López de Lacalle e Alessandro Ambrosino

Il Patto in azione

Lorena López de Lacalle, presidente dell’EFA, e Alessandro Ambrosino del Graduate Institute di Ginevra a “I giovedì del Patto” per parlare di Europa

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L’11 giugno “I giovedì del Patto” ospiteranno Lorena López de Lacalle, presidente dell’EFA – European Free Alliance, il gruppo politico che riunisce nel Parlamento europeo esponenti di regioni e territori che si battono contro i governi centrali per garantire il riconoscimento dei loro diritti, primo tra tutti quello per l’autodeterminazione, e Alessandro Ambrosino, dottorando al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. Il sesto appuntamento della serie di eventi online settimanali organizzati dal Patto per l’Autonomia per contribuire al dibattito sulla ripresa post Covid-19 sarà l’occasione per parlare di un’altra Europa, un’Europa delle regioni, dei territori, dei popoli, più coesa e solidale. Diretta alle 21 sulla pagina Facebook del Patto per l’Autonomia.


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L’autonomia del Friuli-Venezia Giulia conta poco a Roma

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«La recente visita in Slovenia del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha messo in evidenza come il peso dell’autonomia del Friuli-Venezia Giulia nei confronti delle scelte governative prese a Roma, sia talmente poco significativo da non far intravedere novità positive per il prossimo futuro». A dirlo è il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo. «La prima criticità – spiega – è quella relativa al fatto che è stata negata la possibilità di un’apertura dei confini sloveni per i cittadini italiani residenti nella nostra regione. Nessun ragionamento sulle competenze regionali, in termini di sensibilità istituzionale o margini di azione giuridica contemplati da trattati internazionali del quale i governanti attuali pare non abbiano memoria, nessuna difesa del diritto di chi ha subito troppo a lungo un confine imposto da stati e accordi internazionali che nulla avevano a che fare con la nostra terra e la sua storia. La seconda gaffe del ministro è stata quella di dichiarare il proprio impegno per garantire alla minoranza slovena un seggio in Parlamento. Impegno doveroso – afferma Moretuzzo –, che ci auguriamo davvero sia mantenuto. Ci chiediamo, però, perché per la minoranza slovena, o per quella tedesca in Sud Tirolo, il seggio debba essere garantito, ma non si può prevedere altrettanto per la minoranza linguistica friulana (ben più numerosa)», aggiunge Moretuzzo, che osserva infine come, a pochi giorni dal vertice a Lubiana del rappresentante governativo con il suo omologo sloveno, sia giunta la notizia dell’accordo fra il Presidente Conte e il premier egiziano al-Sisi per la vendita di due fregate militari. «Con questo accordo l’Egitto rimane il Paese che acquista più armi dall’Italia. Possiamo esserne orgogliosi. Con buona pace della memoria di Giulio Regeni».


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La scuola riapra a settembre, in presenza e in sicurezza

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«La scuola riapra a settembre, in sicurezza, in presenza e in una condizione di benessere per chi la vive. La sua ripresa è fondamentale, non è certamente da meno di quella dei settori produttivi. L’istruzione è un diritto fondamentale, che va garantito al pari di quello alla salute». Così il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, oggi (6 giugno, ndr) a Udine, a margine della manifestazione “A settembre vogliamo tornare tutti in classe!” organizzata dal gruppo di genitori, educatori e insegnanti ideatori dell’“Appello per i bambini e ragazzi”, il documento che ha raccolto oltre mille firme in pochi giorni per sollecitare la riattivazione dei servizi educativi e ricreativi dedicati ai minori. «Il Patto per l’Autonomia, che ha aderito alla manifestazione, condivide le richieste di famiglie ed insegnanti ed esprime preoccupazione per le notizie che giungono da Roma con il Ministero dell’istruzione che pensa di far ripartire le lezioni in presenza a settembre imponendo l’uso di visiere e di pannelli di plexiglass per mantenere il distanziamento sociale tra i banchi. Ma la scuola è fatta di relazioni, di socialità, di un senso di comunità dai quali dipende lo stesso sviluppo cognitivo. La scuola è condivisione e vicinanza. La Regione – sollecita Moretuzzo – si attivi subito per individuare le migliori modalità possibili per la riapertura delle scuole, capaci di contemperare il rispetto delle precauzioni sanitarie necessarie a seguito dell’emergenza sanitaria, con i bisogni educativi e di socializzazione. Diversamente, se si riducono tutti i ragionamenti per il rientro a scuola a una mera questione di barriere trasparenti e di visiere, si corre un grave pericolo: quello di far crescere una generazione nella paura. È davvero questo che vogliamo?».


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Trasporto scolastico di 31 Comuni a una ditta di Lecce

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Da Lignano Sabbiadoro a Treppo Grande passando per Sacile e Monfalcone: saranno i mezzi di un operatore della provincia di Lecce a garantire il servizio di trasporto scolastico, un settore delicatissimo che paga le conseguenze della mala gestione degli appalti regionali, come previsto diversi mesi fa dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia. La buona notizia, di pochi giorni fa, è che i Comuni del Friuli-Venezia Giulia non saranno più obbligati ad aderire alle gare centralizzate per l’acquisizione di beni e servizi gestiti dalla Centrale Unica di Committenza, ma avranno la libertà di provvedere alle proprie necessità con altre procedure, sganciandosi dalla logica di un sistema che penalizza fortemente imprese ed enti locali del territorio. Una misura inevitabile, quella assunta recentemente dalla Giunta regionale, a lungo sollecitata dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia, che, per primo, ha denunciato le forti criticità della CUC. Nell’accogliere positivamente l’annuncio della cancellazione del vincolo legato alla centralizzazione degli appalti pubblici, il capogruppo Massimo Moretuzzo si era detto, però, preoccupato per le gare già assegnate, alcune delle quali hanno avuto come esito l’affidamento dei servizi a grandi operatori economici con sede fuori regione, comportando una perdita di lavoro per le piccole e medie imprese locali e alcuni casi di forte aggravio di costi rispetto agli anni precedenti per gli enti locali. L’ennesima conferma arriva dall’esito della gara per la gestione del servizio di trasporto scolastico da quasi 39 milioni di euro che ha interessato 48 Comuni del Friuli-Venezia Giulia. «Su 12 lotti – spiega Moretuzzo – solo in un caso è stata presentata un’offerta da parte di un operatore economico della regione – Autoservizi Fvg Spa Saf – che si è aggiudicata un lotto della gara, per i lotti restanti – 2 dei quali andati deserti – sono pervenute offerte solo da due operatori con sede nelle province di Bari e Lecce ed è quest’ultimo che se li è aggiudicati quasi tutti, andando così a gestire il servizio in 31 Comuni. Aumentano così i milioni di euro che la nostra Regione – persistendo nell’errore di ignorare i segnali di allarme che arrivavano da più parti – ha consegnato a realtà economiche con pochi, se non nulli, ritorni economici sul territorio regionale. Questo è il risultato per non aver tenuto minimamente in considerazione i punti di vista di imprese ed enti locali. L’esito definitivo di questa gara – conclude Moretuzzo – rischia di essere la pietra tombale sull’attività di molte aziende friulane legate al trasporto pubblico locale, uno dei settori più colpiti dalla crisi conseguente all’emergenza Covid-19».


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Autorità Portuale, nullo l’incarico di Zeno D’Agostino

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«Esprimiamo forte preoccupazione rispetto alla possibile messa in discussione degli atti, degli incarichi, degli accordi sottoscritti dal Presidente Zeno D’Agostino nel corso di questi anni (non ultimi i memorandum con la Cina, l’Ungheria, gli accordi riguardanti il futuro dell’area della Ferriera…) e forti timori per la prosecuzione delle attività intraprese dallo stesso D’Agostino in sede ministeriale per la definizione del regime di extradoganalità del Porto Franco Internazionale di Trieste, nel confronto oramai pluriennale con l’Agenzia delle Dogane». Questa la presa di posizione di Federico Monti, referente del Patto per l’Autonomia a Trieste, una volta appresa la notizia della notifica della deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con la quale si è dichiarato nullo l’atto di incarico di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale a Zeno D’Agostino, datato 9 novembre 2016. A questa dichiarazione si aggiunge il commento di Massimo Moretuzzo, segretario regionale del Patto: «Questa situazione evidenzia come il sistema burocratico rischi di essere completamente slegato dalla realtà e dalle esigenze del territorio. Ci auguriamo che si trovi presto una soluzione e che Zeno D’Agostino possa riprendere quanto prima il suo lavoro».


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Stop a nuovi grandi allevamenti intensivi

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«Stop ai grandi allevamenti intensivi, che rispondono a un modello di sviluppo ormai insostenibile: una follia sotto tutti i punti di vista, che dà lavoro a pochi, ma consuma territorio, acqua, energia, medicinali e inquina l’ambiente». Lo ha affermato, citando fonti autorevoli, il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, durante la seduta odierna (4 giugno, ndr) della II Commissione, nel corso della quale è stata discussa l’interrogazione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia che invita la Giunta regionale alla prudenza nella valutazione dell’impatto ambientale degli allevamenti intensivi avicoli, alla luce della prevista realizzazione di un allevamento intensivo di 150 mila galline ovaiole per una superficie coperta di 7 mila metri quadrati nel comune di Fagagna. Moretuzzo ha evidenziato la necessità di «considerare l’impatto che un allevamento intensivo ha sul paesaggio, sulla viabilità, sul valore residenziale e sulla qualità della vita dei cittadini residenti nei paesi limitrofi. Non è accettabile che il profitto di pochi privati sia ottenuto a scapito della grande maggioranza della popolazione. La Regione faccia un ragionamento complessivo sugli allevamenti intensivi, un sistema di produzione alimentare che danneggia ambiente e clima, che sta compromettendo la qualità dei territori e della vita di chi li abita, e che spinge fuori dal mercato i piccoli produttori. Si scelga una strada alternativa di sviluppo agricolo locale, più sostenibile e meno rischioso per la nostra salute, a maggior ragione se la Regione – come ha annunciato l’assessore Scoccimarro – si propone per sperimentare sul territorio il Green Deal europeo, una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei».


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Bidoli sul click day: procedura spesso inefficiente e iniqua

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«La fiducia nelle istituzioni passa anche attraverso modalità efficaci di rapporto con i cittadini e tra queste certamente non si può annoverare il “click day” che più volte ha dato prova, sia a livello regionale che italiano, di essere una procedura spesso inefficiente e potenzialmente iniqua». Così il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli, che oggi (3 giugno, ndr) ha interrogato la Giunta regionale per sapere se non ritenga opportuno individuare modalità diverse di assegnazione dei contributi alla cittadinanza, con l’obiettivo di escludere il “click day”. Bidoli ha ricordato in Aula, a titolo esemplificativo, i pesanti disservizi informatici riscontrati il 19 maggio scorso, da quando cioè è stato possibile presentare le domande per la concessione dei contributi regionali di sostegno alle spese sostenute per la sostituzione di serramenti sugli immobili a uso abitativo. Quei disservizi «hanno reso difficoltoso l’inoltro delle richieste da parte di molti cittadini, con conseguente penalizzazione nella definizione della graduatoria, basata sulla precedenza cronologica delle richieste», ha osservato Bidoli, che ha invitato a «individuare soluzioni alternative, perché non è più possibile far dipendere dalla velocità di un click l’accesso a misure di sostegno importanti per i cittadini, che nulla possono di fronte a un servizio informatico inefficiente».


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Giovedì del Patto
La montagna fra crisi e opportunità

 

 

 

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CHE NISSUN DISPONI DI NÔ, SENSA DI NÔ

CHE NESSUNO DISPONGA DI NOI,
SENZA DI NOI
Giuseppe Bugatto
Deputato friulano al Parlamento di Vienna
25 ottobre 1918 

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