Skip to main content

Patto per l'Autonomia | Pat pe Autonomie | Pakt za Avtonomijo | Pakt für die Autonomie

logoefa mini

Credito e autonomia, il testo introduttivo di Giovanni Battista Bossi

31 Gennaio 2016
Il testo integrale dell'introduzione di Giovanni Battista Bossi, Sindaco di Bicinicco, al convegno tenutosi a Codroipo il 29 gennaio 2016:
"Do il benvenuto a Voi tutti e Vi porgo i saluti da parte del Patto per l’Autonomia che ha organizzato questo incontro dal tema Credito e Autonomia quale ruolo per le BCC nell’economia locale. IL Patto per l’Autonomia è movimento culturale costituito da sindaci e amministratori locali, che persegue lo scopo di promuovere il dibattito politico ed amministrativo, sulla tutela dell’autonomia e specialità della regione F-VG, delle minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale, nonché sulla valorizzazione della storia, della cultura e dell’economia, con particolare riguardo alle risorse locali ed ai beni collettivi. IMG_2831Presentato al pubblico in ottobre 2015, il Patto per l’Autonomia ha già organizzato una serie di iniziative che vanno nel senso citato, da menzionare l’incontro dal titolo “scuola speciale” per una regione Speciale”, tenutosi a Casarsa della Delizia il 26 novembre scorso. Anche riguardo al tema che andremo a trattare di seguito il Patto per l’Autonomia si è già prodigato organizzando un incontro tra gli esponenti del Patto stesso, il Presidente dott. Graffi, il dott. Occhialini e altri autorevoli rappresentanti del mondo del credito cooperativo, in quel di Bicinicco in data 09 novembre scorso. La serata fu occasione di approfondimento e di utile e franco scambio di idee reciproco. Oggi, allorquando la riforma sembra essere in procinto di prendere vita, non siamo più a parlare di timori bensì di concrete ipotesi di cambiamento delle realtà di credito cooperativo che, da quanto ci è dato capire dalla stampa che diffusamente ne ha riportato notizia in queste ore, dovrebbe essere improntato all’auspicato mantenimento delle caratteristiche principali che da oltre 130 anni caratterizzano le BCC: la mutualità e l’autonomia. Infatti, senza inutili giri di parole, agli amministratori locali sta a cuore, al di là dei tecnicismi dell’autoriforma, che le BCC continuino anche in futuro a sostenere i territori e le comunità locali, preservando lo spirito mutualistico e mantenendo condizioni di sana e prudente gestione, in coerenza con il dettato statutario delle medesime Bcc che all’art. 2 riporta tra gli obiettivi della Banca: la coesione sociale, la crescita responsabile e sostenibile del territorio e il bene comune. E’ evidente quindi che questo modello di “fare banca” non possa stare indifferente a chi ogni giorno cerca, come amministratore, di dare un contributo al proprio territorio e alla propria comunità. Dal decreto del Governo che dovrà costituire la cornice legislativa del processo di autoriforma del sistema del credito cooperativo speriamo venga confermato che: il modello recepito prevede una newco di controllo nata dall’aggregazione di ICCREA Holding e Cassa Centrale Banca: che il variegato mondo del Credito Cooperativo si sia ricompattato è cosa che riteniamo positiva per il bene stesso del Territorio; Confidiamo, altresì, che: il sistema delle BCC controllerebbe almeno il 51% del capitale della holding, senza che ne venga per altro fissata una quota massima, questo significherebbe: da un lato che la holding non dovrebbe necessariamente aprire il capitale al mercato, e dall’altro che così verrebbe garantita la capacità di mantenere sul territorio la possibilità per le Bcc di scegliere e sostenere un modello di sviluppo legato ai bisogni delle nostre Comunità e delle Nostre Imprese; Il Nostro auspicio è che la riforma in essere possa garantire, anzi, rafforzare, l’autonomia di gestione delle Bcc, in modo da permettere loro di erogare un servizio “a misura di territorio”. Così come ogni territorio è differente sotto il profilo socio economico anche l’accesso al credito possa essere un “abito cucito su misura” a sostegno dei differenti modelli di sviluppo locali connessi alle Nostre variegate Comunità. Per Noi tutti l’Autonomia passa anche attraverso questa capacità di mantenere sul territorio una diversità bancaria. Permangono, tuttavia, delle criticità: In alcune regioni del Mezzogiorno restano 15/17 aziende di credito cooperativo in situazioni tali che il loro funzionamento nei prossimi 18 mesi è in dubbio; Un altro centinaio di Bcc su 363, potrebbero avere poi problemi se e quando saranno sottoposte ad esame severo. Vi è il timore, inoltre, che le realtà territoriali più virtuose possano subire pregiudizi dalle realtà meno virtuose: cosa accadrebbe al sistema del Credito Cooperativo così riformato se dovessero ripetersi episodi quali quelli portati alla ribalta dalle più o meno recenti cronache giudiziarie? E’ proprio questo il maggiore timore dei cittadini con i quali ci confrontiamo quotidianamente: non fanno bene alle Istituzioni, di qualunque natura esse siano, vicende come quelle che hanno coinvolto la ex Banca di Credito cooperativo fiorentino e autorevoli personaggi politici e non solo, che le hanno animate. Quali amministratori responsabili è nostro compito stimolare momenti di pubblica informazione promuovendo un sapere diffuso. In tale senso, momenti di confronto e conoscenza come quelli di stasera, sono più che auspicabili, affinchè, ognuno nel proprio ruolo, contribuisca ad una reale crescita della Comunità. Con questo spirito, passo la parola al Prof Becchetti ringraziandolo nuovamente, a nome del Patto per l’Autonomia, per la Sua presenza.

Prossimi appuntamenti

Non ci sono eventi futuri