Su territorio ed edilizia logiche vecchie
Moretuzzo: «Va disincentivato il consumo del suolo e favorite le ristrutturazioni»
«Di fronte a significative risorse disponibili e con la consapevolezza di un assetto socio-economico radicalmente mutato negli ultimi anni, sarebbe stato necessario intraprendere strade nuove cogliendo le opportunità che l’attuale congiuntura sta offrendo», afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, e invece anche in materia di assetto del territorio, edilizia, trasporti e diritto alla mobilità – regolamentati dall’articolo 5 della manovra di bilancio per il 2022 – non ci sono segnali in questo senso.
«Si pensi al settore dell’edilizia – esemplifica Moretuzzo –, un ambito a lungo in crisi e che oggi si trova in una situazione per alcuni aspetti paradossale: mancanza di materiali da costruzione, prezzi in balia di dinamiche chiaramente speculative, difficoltà nel reperimento della manodopera. Situazione che è frutto di una politica di bonus e di una pluralità di incentivi al settore che forse andavano pianificati in modo diverso. Ci sembra quindi evidente che una seria azione regionale debba tenere conto di queste variabili e agire di conseguenza, pianificando delle iniziative in grado di muovere delle leve diverse, valide anche quando la fiammata in corso necessariamente si spegnerà. Invece, non molti giorni fa, la Commissione consiliare competente in materia si è ritrovata in questa sede per discutere di alcune modifiche del regolamento relativo all’edilizia agevolata che ha dimostrato, ancora una volta, come l’urgenza di cambiare i paradigmi del passato rimodulando tale tipologia di investimenti non sia percepita come tale. Eppure i tempi sarebbero maturi per rivedere una misura che eroga contributi anche per il semplice acquisto di alloggi nuovi, con relativo incremento di consumo di suolo, invece di incidere in maniera più significativa nei confronti di quanti si impegnano per il recupero di patrimonio immobiliare esistente, magari trasformando il contributo in un elemento realmente determinante per una scelta di questo tipo, ovvero incentivando giovani, aree interne e riqualificazioni energetiche».
Inoltre, in virtù della mole di risorse che sono state e saranno indirizzate alla realizzazione di opere pubbliche, sia in capo alla Regione che ai Comuni, «è di fondamentale importanza che il Friuli-Venezia Giulia si doti di una nuova norma regionale sulla gestione degli appalti, come stiamo sollecitando fin dalle prime battute di questa legislatura», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia.