Liceo “Marinelli” e CeVI insieme per far conoscere il Tagliamento.
Liceo “Marinelli” e CeVI insieme per far conoscere il Tagliamento.
Plauso del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia.
Moretuzzo: «Bene comune attorno a cui costruire un’idea di futuro»
Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia ha ricevuto, nella sede della Regione a Udine, un gruppo di studentesse del Liceo scientifico “Marinelli” di Udine insieme a una delegazione del CeVI – Centro di Volontariato Internazionale, guidata da Giordano Cervi. Le liceali hanno presentato il questionario realizzato nell’ambito del progetto “Il Tagliamento e noi” finanziato da Regione e CeVI, per indagare quanto la popolazione conosca il “re dei fiumi alpini” con l’obiettivo di valutare se gli aspetti legati all’ambiente e alle attività ricreative sul fiume siano di interesse pubblico. Le quasi 400 risposte raccolte in pochi giorni hanno fatto emergere la necessità di comunicare in maniera più efficace e coordinata le iniziative organizzate sul Tagliamento e, in generale, hanno evidenziato la limitata conoscenza del fiume inteso come bacino idrografico, ecosistema prezioso in quanto ultimo corridoio fluviale morfologicamente intatto delle Alpi, e le sue potenzialità turistiche.
Plaude all’iniziativa – che gli studenti hanno voluto condividere con il mondo della politica – il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo che ha invitato le studentesse a proseguire nell’attività di somministrazione del questionario e i rappresentanti del CeVI a essere coinvolti nel percorso di riconoscimento di Riserva Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco per il Tagliamento, avviato dalla Regione. Per quanto, ha precisato Moretuzzo, «come Gruppo Consiliare abbiamo sempre pensato e sostenuto l’inadeguatezza della scelta di richiedere un livello di tutela inferiore al dovuto per questo fiume straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che ha contribuito alla costruzione dell’identità di un territorio dalla storia millenaria e che ha un valore universale, e che può diventare l’elemento attorno a cui costruire un’idea di futuro per il nostro territorio, nel segno della naturalità, evitando espansioni urbanistiche e industriali in aree a rischio e senza ignorare i velocissimi cambiamenti determinati dalle mutazioni climatiche», ha aggiunto Moretuzzo, già promotore, con il collega Giampaolo Bidoli, di una mozione per chiedere alla Regione di proporre la candidatura del Tagliamento a Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco – sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e bocciata dalla maggioranza regionale – e primo firmatario di una petizione pubblica per il riconoscimento Unesco che ha raccolto oltre 15 mila firme di cittadini (e molte adesioni illustri), che «vedono nel Tagliamento un’occasione paradigmatica per immaginare un futuro diverso e più sostenibile per la nostra terra: la straordinaria mobilitazione di migliaia di persone è un segnale chiaro in questa direzione».