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Moretuzzo: «Informazione nelle lingue minoritarie nel servizio pubblico radiotelevisivo. Bene le proposte dei sindacati

02 Novembre 2023

«Più ore di friulano sulla Rai con una forte componente informativa. Esprimiamo apprezzamento per le proposte delle segreterie regionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, ASSOSTAMPA sul testo della convenzione tra il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai che riguarda le trasmissioni radiofoniche e televisive in friulano, oltre che in sloveno e italiano, nella Regione Friuli-Venezia Giulia». Il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, intervenuto oggi (31 ottobre, ndr) alla conferenza stampa di presentazione a Trieste, ne spiega le ragioni.

«Le proposte illustrate dai sindacati hanno il merito di spingere sull’utilizzo maggiore delle lingue minoritarie, e in particolare del friulano, nel servizio pubblico radiotelevisivo attraverso una più intensa attività di produzione e diffusione dei programmi. Più volte, nel corso dello scorso mandato, abbiamo sollecitato notiziari informativi radiofonici e televisivi in lingua friulana e l’ampliamento dei programmi a beneficio dell’intero territorio friulanofono, almeno nella misura prevista per la lingua ladina, sanando l’evidente disparità di trattamento tra minoranze linguistiche. Dunque, un ringraziamento e un plauso va ai sindacati che, con le loro proposte, vanno nella direzione di riconoscere la necessità di spazi informativi quotidiani sulla radio e in televisione. Auspichiamo la loro adozione nell’ambito della prossima Convenzione per la lingua friulana. Durante la scorsa legislatura non siamo riusciti a portare a casa risultati concreti dal confronto con la Rai nonostante gli sforzi dell’Assessore Roberti e dell’ex Presidente del Consiglio regionale Zanin. Abbiamo guadagnato più ore di programmazione, ma sono sempre insufficienti, e proprio per questo il prossimo passaggio deve essere quello della creazione di una struttura autonoma dedicata alla radio e alla televisione in lingua friulana a Udine (sede che negli ultimi anni è stata depauperata), con l’assegnazione di una redazione deputata alla ideazione e produzione di notiziari e trasmissioni informative e programmi di approfondimento», afferma Moretuzzo che, lo scorso mese di maggio, aveva partecipato a Nova Gorica al convegno sul ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo transfrontaliero a tutela delle minoranze linguistiche, organizzato dalle segreterie regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e ASSOSTAMPA del Friuli-Venezia Giulia.

Per Moretuzzo sono apprezzabili anche la proposta di digitalizzare tutti gli archivi audiovisivi dei programmi prodotti per le minoranze linguistiche allo scopo di preservarli e renderli fruibili a scuole e associazioni culturali, e quella di istituire una commissione paritetica di valutazione della programmazione e di vigilanza sull’utilizzo delle risorse destinate ai programmi in friulano da parte dell’azienda. «Auspichiamo una collaborazione fattiva tra i rappresentanti delle minoranze linguistiche friulana e slovena perché siano garantiti i diritti linguistici e culturali anche nel servizio pubblico radiotelevisivo», conclude Moretuzzo.


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