Sicurezza sul lavoro. Moretuzzo: «Superare carenze di organico degli ispettori del lavoro con graduatorie regionali»
«Si avvii un dialogo con lo Stato per realizzare, sull’esempio di quanto fatto dalle Province autonome di Trento e Bolzano fin dagli anni ’80, un sistema di ispezione del lavoro in cui la Regione possa intervenire per sanare le evidenti criticità presenti nel sistema».
La sollecitazione, in sede di V Commissione consiliare nell’ambito del dibattito sulla proposta di risoluzione sulle linee di indirizzo politico alla Commissione paritetica, arriva oggi dal capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica FVG Massimo Moretuzzo. «A fronte di dati drammatici degli incidenti sul lavoro, rispetto all’ultimo concorso nazionale per l’assunzione degli ispettori sul lavoro, solo il 60% dei posti messi a bando si è trasformato in una assunzione operativa. In Friuli-Venezia Giulia ciò si traduce in una importante carenza dell’organico. Ad oggi – ricorda Moretuzzo –, dei 108 ispettori del lavoro che dovrebbero vigilare sulle attività produttive del Friuli-Venezia Giulia, ne troviamo in organico solo 48. La ripartizione delle nuove assunzioni in provincia di Udine avrebbe dovuto quantificarsi in 9 nuovi ispettori tecnici, così come da concorso. Ne è stato assunto solo 1. E a Trieste, su 7 assunzioni programmate, ne sono state concretizzate 4». Di fronte a questa fotografia impietosa, Moretuzzo chiede riflessioni e confronti immediati e concreti.
«Pare evidente che graduatorie a carattere regionale avrebbero numerosi vantaggi. Conseguentemente, proponiamo di avviare un ragionamento sul sistema complessivo, nella consapevolezza che le Province di Trento e Bolzano hanno ricevuto delega statale all’esercizio di tali funzioni nonché il trasferimento degli ispettorati provinciali del lavoro aventi sede nei rispettivi territori».