Ovovia, Massolino: «Grave il ritardo nella convocazione dell'audizione, sull’ovovia il centrodestra abbia il coraggio di confrontarsi davvero con i cittadini e con chi porta argomenti solidi e documentati»
«La Giunta regionale ha confermato di non avere nessun interesse a intraprendere un reale confronto con la cittadinanza e gli esperti in merito alle problematiche ambientali, sociali ed economiche che il progetto di ovovia a Trieste sta presentando. L’audizione richiesta a febbraio è stata fissata una prima volta a fine maggio, già con grave ritardo, per poi essere rimandata a oggi a causa di impegni dell’Assessore Scoccimarro. Gli stessi impegni non gli avevano impedito però di convocare per lo stesso giorno una seduta straordinaria di Giunta proprio per approvare la VINCA. Infine nella seduta di oggi Scoccimarro interviene per attaccare politicamente l’iniziativa, denigrando l’opposizione che l’aveva richiesta e arrivando a definire “stupidaggini” i fatti che avevo riportato ripercorrendo la cronistoria della convocazione, mentre l’Assessora Amirante non ha partecipato ai lavori». Così Giulia Massolino, consigliera regionale del gruppo Patto per l'Autonomia - Civica FVG, a margine dell’audizione da lei richiesta insieme al resto dell'opposizione sul tema del progetto di ovovia di Trieste, che si è tenuta questa mattina in IV Commissione del Consiglio regionale. «Abbiamo atteso oltre 108 giorni dopo il termine entro cui, secondo il regolamento, si sarebbe dovuta tenere l’audizione, avvenuta infine dopo che la procedura di Vinca era terminata. L’intento doveva essere quello di dare agli uffici chiamati a lavorare alla procedura la possibilità di confrontarsi con gli esperti del comitato che si oppone al progetto di ovovia, per acquisire elementi utili alla valutazione, in un dialogo costruttivo con la cittadinanza nelle sue forme organizzate».
Procede Massolino: «In questa audizione, che è stata aggiornata per mancanza di tempo per approfondire il tema, e che riprenderà speriamo senza dover aspettare di nuovo dei mesi, abbiamo finalmente sentito le voci di chi, dall'alto della sua esperienza e competenza, porta argomenti concreti, solidi e documentati contro questa scellerata, impattante e inutile iniziativa dell'Amministrazione Dipiazza. Dall'altra parte, solo risposte denigratorie e screditanti, da parte di chi invece fa soltanto politica in modo strumentale, sottraendosi al confronto e delineando una visione di città che fa gli interessi di pochi, svenduta a una certa idea di sviluppo economico e turistico che appartiene al passato e privo di vere prospettive sul futuro, oltre che senza la minima attenzione alla tutela dell’ambiente. L'amministrazione pubblica non deve avere paura del confronto, deve anzi mostrare la bontà delle proprie idee».
«Almeno abbiamo potuto ascoltare le e i componenti del comitato tecnico scientifico contro l'ovovia, che si sono messi a disposizione gratuitamente per analizzare i documenti progettuali e amministrativi. La cittadinanza ha provato più volte a farsi sentire, attraverso la richiesta di un referendum, per il quale le firme necessarie erano state raccolte in meno di un giorno, poi con i ricorsi al TAR, poi con una petizione al parlamento europeo, raccogliendo ben 10.000 firme a supporto. Ora che la palla era in mano alla Regione, avrebbe voluto e dovuto poter portare le proprie istanze all'attenzione della Giunta e del Consiglio regionale in tempo, ma questo non è stato concesso» conclude Massolino.