Turismo. Massolino «Fedriga gongola mentre Trieste soffoca. Abbiamo chiesto di correggere gli incentivi al turismo, ci rispondono che “non si può”»
Giulia Massolino, consigliera regionale del gruppo del Patto per l’Autonomia - Civica FVG, si inserisce nel dibattito sul turismo nato dalla notizia di Trieste tra le migliori 10 destinazioni secondo Booking. E proprio sul tema Massolino aveva infatti appena presentato un ordine del giorno all’assestamento autunnale di bilancio, che è stato bocciato dalla maggioranza nella tarda serata di mercoledì 16 ottobre.
«Fedriga gongola sui social dei dati sul boom turistico - spiega Giulia Massolino - ma bisognerebbe invece allarmarsi del fenomeno dell’overtourism che sta esplodendo senza alcun controllo. In una città in cui non si trovano più case da abitare a causa di un mercato drogato da affitti brevi o seconde case, la Giunta getta benzina sul fuoco finanziando con 20.000 euro a fondo perso la ristrutturazione di alloggi a uso turistico. Abbiamo chiesto di inserire dei correttivi per le parti della nostra regione in cui il turismo non ha certo bisogno di essere sviluppato ma semmai gestito. Ci hanno risposto “non si può”».
Prosegue la consigliera: «I dati dell’Osservatorio Rigenerazione Urbana e Politiche Abitative del Comune di Trieste sono devastanti e lanciano un grido di allarme - per ora inascoltato - a chi ci amministra. I canoni di locazione sono cresciuti del 22,9% dal 2016 al 2022, con punte superiori al 27% gli studenti e del 38% nel centro città, a fronte di una bassissima crescita dei salari, il che comporta che l'affitto si mangi una porzione consistente dello stipendio delle persone (oltre 1/3 dello stipendio). Parallelamente cresce il turismo, del 30% rispetto al 2016: solo nel 2022 ci sono registrate 1.103.671 presenze al 2022 (3.000 turisti al giorno di media). Nel Comune risultano disponibili 1.875 strutture/alloggi per 11.418 posti letto (6 posti letto ogni 100 residenti), e il 78,6% dell’offerta di strutture è di tipo extra alberghiero, percentuale che sale al 95,8% se si considerano anche le locazioni con finalità turistica, con una crescita del 40% nuovi posti letto in strutture extra alberghiere solo nell’ultimo anno. Il fenomeno è però ancora più ampio di quello ufficiale, visto che a dicembre 2023 le abitazioni ufficiali registrate come locazioni per finalità turistiche ammontano a 323 strutture/alloggi per un totale di 1.248 posti letto, pari all’11,3% dell’offerta di posti letto totali presenti in città, ma la sola piattaforma airbnb conta oltre 1.000 strutture per Trieste».
«Ci stiamo gettando a capofitto nella stessa sciagura che ha investito prima di noi città come Venezia e Firenze, che stanno disperatamente cercando di uscirne. Evidentemente non sappiamo imparare dagli esempi altrui - aggiunge Massolino -. A farne le spese è chi abita la città, sempre più espulso dal centro, così come le attività commerciali non collegate alla gentrificazione. Il territorio già ne è consapevole e infatti già a luglio nella IV circoscrizione (la più colpita dal fenomeno perché comprende gran parte del centro storico) è stata approvata una mozione proposta da Adesso Trieste che chiede alla Giunta comunale di predisporre urgentemente, insieme alle parti sociali e agli attori economici del territorio, un piano di azione volto a mitigare gli effetti dell’overtourism. Evidentemente per chi ci governa, in Comune e in Regione, il benessere della cittadinanza non conta niente».