Riattivazione cognitiva per persone con demenza: depositata una mozione a firma di tutta l'opposizione per riattivare il servizio, potenziarlo ed estenderlo a tutta la regione
«Dopo la sospensione del gruppo di riattivazione neurocognitiva per persone con demenza, motivata dall'URP di Asugi con una mancanza di fondi, abbiamo depositato una mozione a firma dell'intera opposizione chiedendo non solamente la riattivazione di quel gruppo, ma anche il suo potenziamento e la costituzione di simili gruppi su tutto il territorio regionale - dichiara Giulia Massolino, consigliera del Patto per l’Autonomia e prima firmataria della mozione, che segue l'interrogazione presentata insieme al collega Francesco Russo del Partito Democratico -. In Friuli - Venezia Giulia ci sono 15000 persone con demenza e questo significa altrettante famiglie che si fanno carico di compiti di cura per la maggiorparte delle volte estremamente gravosi. La riattivazione neurocognitiva, rientrante nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), consente di rallentare il decorso della malattia, per la quale non esistono terapie farmacologiche, contribuendo a evitare o a ritardare l’ipotesi di istituzionalizzazione, con evidenti vantaggi per le persone affette dalla patologia, per le famiglie stesse, ma anche per la società tutta. La situazione è destinata ad aggravarsi con l’aumentare dell’aspettativa di vita ed è fondamentale elaborare urgentemente una strategia per potenziare, ampliare e moltiplicare tali gruppi di supporto in tutta la regione, anziché eliminarli, anche con l'obiettivo di ridurre la spesa sanitaria a valle. Tutte le persone con demenza e le famiglie del nostro territorio hanno il diritto di accedere a un sostegno così importante».