Crisi industriali. Massolino: «Su Tirso servono risposte nel merito e la riapertura del tavolo. Non si può chiedere silenzio di fronte all’incertezza sul futuro di lavoratrici, lavoratori e famiglie»
«Di fronte alla crisi della Tirso e all’incertezza drammatica che stanno vivendo lavoratrici, lavoratori e le loro famiglie, la priorità assoluta deve essere una: dare risposte nel merito, non polemizzare. La manifestazione odierna non nasce, come da recenti accuse, da pregiudizi o slogan, ma da un fatto preciso: l’azienda non ha mantenuto gli impegni presi e a questo, dalla Regione, non è arrivata alcuna risposta concreta. Questo silenzio è inaccettabile». Così Giulia Massolino, consigliera regionale del gruppo Patto per l’Autonomia – Civica FVG, commenta la situazione a margine della mobilitazione sindacale di oggi a Muggia, a cui ha preso parte.
«Il diritto di manifestare – prosegue Massolino – è sacrosanto, soprattutto quando ci si trova davanti a un’azienda che, a pochi giorni dalla scadenza fissata per dare chiarimenti, non fornisce riscontri e lascia tutti nell’incertezza. Non si può chiedere a sindacati, lavoratrici e lavoratori di tacere in attesa, mentre il rischio di licenziamenti collettivi diventa sempre più concreto».
«La Giunta regionale – aggiunge – non può limitarsi a rivendicare iniziative tampone mentre interi comparti produttivi si svuotano e centinaia di famiglie restano appese nell'incertezza: serve un impegno rinnovato, concreto e trasparente. È necessario riaprire subito il tavolo con azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni, perché solo un confronto vero può individuare soluzioni industriali e occupazionali credibili. Un ragionamento che deve essere ampliato sul futuro strategico del comparto produttivo, perché questa non è che l'ultima delle crisi che hanno colpito il nostro territorio. Serve un piano serio per il rilancio dell’economia, capace di attrarre investimenti solidi, valorizzare le competenze presenti e costruire una prospettiva industriale ambientalmente compatibile duratura e che garantisca impiego di qualità. Se non si cambia rotta, la prossima crisi è solo questione di tempo».
«A lavoratrici e lavoratori, alle loro famiglie, ma anche alla comunità di Muggia – conclude Massolino – va tutta la nostra vicinanza. La loro è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere».