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TAR ovovia. Massolino: «Assordante il silenzio di Fedriga e della sua Giunta. Non dimentichiamo le responsabilità regionali: sollecitata l’audizione»

15 Settembre 2025

«In questi giorni, come in un deja-vu della campagna elettorale nel 2023, è assordante il silenzio di Fedriga e della sua Giunta a seguito delle sentenze TAR sull’ovovia - afferma Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l'Autonomia - Civica FVG, a margine della conferenza stampa del Comitato NO ovovia tenutasi stamani 12 settembre -. Alle interrogazioni che ho posto in questi due anni l’assessore Scoccimarro ha sempre scaricato la patata bollente sull’amministrazione comunale di Trieste, ma è la Regione ad aver avvallato delle assurde compensazioni ambientali, ad aver quindi approvato la VINCA di III livello dopo la bocciatura della VINCA di livello II, ad aver reso possibile la deroga al divieto di costruire a causa di un parere dell’ASUGI su inesistenti “motivi di imperante interesse pubblico”. Compensazioni ambientali che non avrebbero neanche dovuto essere previste se fosse stato vero che “l’impatto negativo è acclarato che non ci sia”, come aveva improvvidamente dichiarato l’assessora Amirante a giugno 2023. Tutti gli atti regionali sono stati sbugiardati, sia dal punto di vista ambientale che sanitario, e dunque annullati interamente dal Tribunale Amministrativo. Se il Comune di Trieste ha dichiarato che valuta di ripartire con l’iter, non potrà certo farlo senza il coinvolgimento della Regione, su cui ricade quindi la responsabilità sia degli illegittimi atti passati che di eventuali scelte future. Riteniamo dunque doveroso procedere con l’audizione, richiesta a febbraio 2024, per ascoltare le intenzioni degli Assessori, sentirsi illustrare i documenti dal personale tecnico degli Uffici e conoscere il parere dell’Avvocatura della Regione (che ricordiamo essersi costituita in giudizio in resistenza al ricorso). Chiediamo quello che finora chi ha sostenuto e portato avanti, con parole, opere o omissioni, questo scellerato progetto non ha mai garantito alla cittadinanza: rispetto e trasparenza. 

«L’unica strada percorribile e di buon senso è quella di scrivere la parola fine, una volta per tutte, su questa incresciosa vicenda che ha tenuto in scacco troppo a lungo Regione e Comune - conclude Massolino -. Buon senso che purtroppo le amministrazioni non hanno finora dimostrato in tutte le occasioni avute per fare marcia indietro, ma che auspichiamo questa batosta le aiuti a ritrovare, per il bene della cittadinanza regionale tutta». 


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