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Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Massolino: «Grave la riduzione dei servizi, continueremo a batterci per garantire sostegno concreto a persone e famiglie»

22 Settembre 2025

«In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer [ 21 settembre]  vogliamo ribadire con forza il nostro impegno su un tema cruciale per il presente e, sempre più, per il futuro della nostra comunità – dichiara Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG –. Negli scorsi mesi abbiamo portato avanti azioni concrete: dall’interrogazione presentata con il collega Francesco Russo (PD) fino al deposito di una mozione a firma di tutta l’opposizione e un emendamento all’assestamento di bilancio di luglio, per chiedere la riattivazione dei gruppi di riattivazione neurocognitiva, gravemente sospesi e poi ridotti per mancanza di fondi, e anzi il loro potenziamento nonché l’estensione di servizi analoghi a tutto il territorio regionale».

«In Friuli Venezia Giulia si contano circa 15.000 persone con demenza, e quindi almeno altrettante famiglie che si fanno carico di compiti di cura spesso estremamente gravosi. La riattivazione cognitiva – rientrante nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – è uno strumento fondamentale per rallentare il decorso della malattia, migliorare la qualità della vita, evitare o ritardare l’istituzionalizzazione e ridurre i costi sanitari a lungo termine. Per questo motivo non ci fermeremo qui: continueremo a chiedere che siano previste poste dedicate a bilancio già nel prossimo assestamento, perché tagliare servizi essenziali come questi non è solo un danno per le persone e le famiglie, ma anche un errore miope per l’intera società. Serve una strategia regionale che potenzi e moltiplichi i gruppi di sostegno per le persone con demenza: è una questione di diritti, dignità e responsabilità politica» – prosegue la consigliera.

«Il Friuli-Venezia Giulia ha bisogno di investire oggi per affrontare le sfide di domani – conclude Massolino –. L’Alzheimer e le altre forme di demenza sono e saranno uno dei nodi centrali delle politiche socio-sanitarie: la nostra voce continuerà a chiedere ascolto, rispetto e soluzioni concrete».


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