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Regalati altri 1,5 milioni di euro allo Stato per l’Ufficio immigrazione di Trieste

15 Gennaio 2020

Moretuzzo: «Propaganda di Fedriga a spese della Regione»

È stato presentato e discusso in VI Commissione consiliare il DDL 78 relativo alla realizzazione della nuova sede dell’Ufficio immigrazione della Questura di Trieste, con il quale la Giunta è autorizzata a sottoscrivere un accordo operativo che prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro di fondi regionali e il fatto che la Regione può svolgere il ruolo di stazione appaltante per la gestione dei lavori.
«Siamo di fronte all’ennesimo atto di propaganda da parte della Giunta Fedriga –dichiara il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo – e ancora una volta si utilizzano soldi della Regione per un’azione che è di competenza dello Stato, facendo pagare ai cittadini del Friuli-Venezia Giulia i costi della perenne campagna elettorale della Lega. Viene stanziato un milione e mezzo di euro che si aggiunge ai 350 mila euro stanziati nel 2019 per i rimpatri, altra azione che non compete alla Regione e che spetta al Ministero degli interni, regalando ulteriori risorse a uno Stato che negli ultimi anni ha sottratto al nostro bilancio oltre 7 miliardi. Questo è inaccettabile, come inaccettabile è che la Regione si offra di fare da stazione appaltante perché lo Stato non solo ci chiede i soldi per una questione di sua competenza, ma ci dice anche che non ha abbastanza personale per gestire i lavori! E allora cosa dovrebbero dire i Comuni cui lo stesso Stato centrale ha tolto i dipendenti impoverendo gli uffici tecnici dei nostri municipi, bloccando opere pubbliche per centinaia di milioni di euro e aggravando una crisi economica la cui fine è ancora lontana? Perché la Regione ha sufficiente personale per occuparsi dell’appalto dei lavori per l’ufficio immigrazione della Questura di Trieste e non ne ha abbastanza per aiutare i Comuni ad appaltare i lavori, ad esempio, per mettere in sicurezza le scuole della regione che non sono antisismiche?», si chiede Moretuzzo.
«È evidente che l’urgenza principale per la Giunta Fedriga – conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia –, il tema prioritario per cui arriviamo a togliere ancora soldi dal nostro bilancio per regalarli a Roma, non è quello del lavoro, dell’economia, dei giovani che sono costretti ad emigrare. Il tema fondamentale continua ad essere quello dell’immigrazione, con il suo corollario di fototrappole, droni, agenti forestali e muri sui confini. Mi auguro che questa triste stagione della propaganda termini in fretta, per il bene dei cittadini e delle imprese del Friuli-Venezia Giulia».
«È grave che una scelta così importante, come quella di realizzare la nuova sede dell’Ufficio immigrazione, sia stata presa senza interpellare i cittadini, che non hanno potuto esprimere la propria opinione in merito – denuncia Federico Monti, referente della Comunità del Patto per l’Autonomia di Trieste –. Neppure le rappresentanze democratiche del territorio, come il Consiglio comunale e la Circoscrizione interessata, sono state coinvolte», continua Monti, che boccia anche la decisione di collocare l’ufficio in una zona periferica della città che ha già diverse problematiche di natura sociale e urbanistica, quasi a voler togliere un problema dal ricco centro cittadino per spostarlo in periferia.


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