Così il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, definisce il disegno di legge n. 83, in discussione oggi (6 maggio, ndr) in Consiglio regionale. La nuova misura finanzia con «appena 200 mila euro» interventi di manutenzione stradale – «nella pratica permetterà di asfaltare pochi chilometri di strade» –, obbligando gli uffici tecnici comunali, nel tentativo di poter accedere al bando, «alla solita, insopportabile, trafila burocratica, alla faccia della legge sulla semplificazione approvata pochi mesi fa e alla volontà di razionalizzare l’enorme apparato legislativo di cui cittadini e amministratori sono ostaggio. Si insiste ad applicare il meccanismo perverso dei finanziamenti di settore, il circolo vizioso della domanda-istruttoria-rendicontazione che ruba tempo di lavoro prezioso agli uffici pubblici e che, a parole, viene condannato da tutti. Ancora una volta – continua Moretuzzo – la maggioranza, che insiste sul “potere ai sindaci”, non riesce ad andare oltre alla retorica e continua a privare i primi cittadini di autonomia decisionale, una nota stonata nell’anniversario del terremoto in Friuli che li ha visti assoluti protagonisti di una ricostruzione esemplare proprio in virtù dell’esercizio della responsabilità e dell’autonomia».