Moretuzzo e Bidoli plaudono all'iniziativa per ottenere il rafforzamento del plurilinguismo nella programmazione RAI.
«Un plauso all’iniziativa del Presidente del Consiglio regionale Zanin, dell’Assessore Roberti, del Presidente della V Commissione Bernardis e del Presidente dell’Assemblea di Comunità Linguistica Friulana Maurmair per l’iniziativa assunta al fine di sollecitare la Rai alla firma della nuova Convenzione per la trasmissione di programmi radiofonici e televisivi in lingua slovena, italiana e friulana sul territorio regionale». Questa la dichiarazione dei consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli dopo che il Presidente Zanin ha annunciato alla conferenza dei capigruppo l’invio di una lettera ai vertici RAI in cui vengono ribadite le richieste affinché i diritti delle minoranze linguistiche del Friuli-Venezia Giulia siano pienamente rispettati.
«Riteniamo fondamentale – proseguono i consiglieri del Patto per l’Autonomia – che quanto fino ad oggi riconosciuto alla minoranza slovena continui ad essere pienamente garantito e che, finalmente, anche alla minoranza linguistica friulana sia dato lo spazio previsto dalla legge 482 del 1999. È necessario che le risorse aggiuntive messe a disposizione dal Ministero vengano utilizzate per garantire ciò che fino ad oggi non è stato fatto: la creazione di una struttura formalmente dedicata alla radio e alla tv in lingua friulana, con personale dotato di competenze linguistiche adeguate, e la messa in onda di una striscia quotidiana di informazione in lingua friulana».
«Come Gruppo Consiliare – concludono Moretuzzo e Bidoli – abbiamo presentato all’inizio della legislatura una mozione, poi approvata dal Consiglio regionale, che chiedeva di andare esattamente in questa direzione. Ricordiamoci che in altre Regioni e Province Autonome, i diritti delle minoranze sono salvaguardati da convenzioni che riconoscono finanziamenti e spazi di programmazione e di informazione redazionale ben più elevati di quelli cui noi chiediamo di accedere. È tempo che anche la minoranza linguistica friulana veda riconosciuto il suo diritto all’informazione radiofonica e televisiva nella sua lingua».