Ottimo riscontro per “Gorizia oltre i confini”, l’incontro pubblico organizzato dal Patto per l’Autonomia al Kulturni Dom
Moretuzzo: «Serve un confronto politico plurale e capace di costruire un progetto per la città»
Circa un centinaio le persone presenti all’incontro organizzato dal Patto per l’Autonomia ieri sera, mercoledì 9 febbraio, al Kulturni Dom di Gorizia, con il titolo “Gorizia oltre i confini. Per una citta più europea, aperta, solidale”.
L’appuntamento, introdotto da Daniel Baissero di Guardare Oltre, ha visto gli interventi di Anna Cecchini, di Noi Una Lista Unica, Mara Černic, di Slovenska Skupnost, Angelo Floramo, insegnante, scrittore e storico, Giulia Massolino, consigliera comunale di Adesso Trieste e le conclusioni di Massimo Moretuzzo, consigliere regionale e segretario del Patto per l’Autonomia.
Numerosi gli spunti di riflessione proposti dai relatori e da diversi interventi del pubblico, che hanno toccato molti aspetti legati alla storia della città di Gorizia e della sua straordinaria pluralità, una ricchezza dovuta alla presenza di lingue e nazionalità diverse.
In più passaggi è stato ricordato come i confini del novecento abbiano avuto un impatto fortissimo sulla città, che ancora oggi ne porta le cicatrici, anche in termini politici e culturali.
Soddisfatto per l’esito della serata il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo: «Siamo molto felici della numerosa partecipazione all’incontro, per nulla scontata in questo periodo così complicato. Evidentemente c’è ancora voglia di partecipare, ci sono ancora persone disposte a discutere e ragionare assieme sulle prospettive della città e del suo territorio. Ci interessava – prosegue Moretuzzo – aprire uno spazio di dibattito, avviare un percorso in cui singoli cittadini e gruppi organizzati potessero confrontarsi su una nuova visione della città e questo obiettivo è stato raggiunto. Gorizia e tutto il Friuli-Venezia Giulia avranno un’occasione imperdibile per ridare slancio a questa terra: la nomina di Nova Goriza/Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 è un’opportunità che non può essere sprecata e che ha nella dimensione plurinazionale e plurilingue della città uno strumento formidabile».
«Ringrazio tutti gli amici che sono saliti sul palco e che, con capacità ed entusiasmo, hanno portato i loro contributi in termini di analisi e di proposte. Di certo – conclude Moretuzzo – l’obiettivo della serata non era comporre liste elettorali o esprimere candidature. Crediamo sia importante, in queste settimane che precedono la fase più calda di una campagna elettorale che si sta avvicinando, concentrarsi su un metodo di ascolto e coinvolgimento di quanti sono disponibili a impegnarsi per un obiettivo condiviso. Come Patto per l’Autonomia ci mettiamo a disposizione di quelle forze civiche che vogliono lavorare per una città più europea, più aperta, più solidale, lontana dai nazionalismi e dai sovranismi che purtroppo animano tanta parte della politica locale e regionale».