Fieste de Patrie dal Friûl a Tarcento. Moretuzzo: «Si ascoltino i Comuni per un Friuli più forte, a partire dalla Rai»
Moretuzzo: «Si ascoltino i Comuni per un Friuli più forte, a partire dalla Rai»
«Vedere tante bandiere con l'aquila patriarcale sventolare dai balconi delle case, nei giardini, nei luoghi delle istituzioni è un segnale di orgoglio e di appartenenza davvero importante». Così il segretario del Patto per l’Autonomia e consigliere regionale Massimo Moretuzzo, presente oggi (domenica 7 aprile, ndr) alle celebrazioni ufficiali della Fieste de Patrie dal Friûl a Tarcento. «Non un semplice momento commemorativo, ma l’occasione per ragionare sul futuro del Friuli – terra composita e policentrica dall’identità plurale e inclusiva – con la consapevolezza che autonomia e specialità della regione trovano il principale fondamento nella presenza delle minoranze linguistiche – quella friulana è quella numericamente più significativa – e nella loro tutela. Oggi è stato posto anche il tema della rappresentanza del Friuli dentro il dibattito sulla reintroduzione delle Province, un ragionamento che deve necessariamente partire dal basso e dal ruolo dei Comuni. Anche oggi continuiamo a sollecitare con forza il riconoscimento dei diritti della minoranza linguistica friulana nella programmazione radiotelevisiva della Rai con l’attivazione di notiziari radiofonici e televisivi quotidiani nel servizio pubblico radiotelevisivo e la creazione di una redazione giornalistica di lingua friulana all’interno della struttura Rai. Lo chiedono le friulane e i friulani attraverso le loro amministratrici e i loro amministratori. Dopo l’approvazione unanime di una mozione in merito da parte del Consiglio regionale – ricorda Moretuzzo –, stiamo assistendo a una formale presa di posizione dei Consigli comunali. Una richiesta forte che è stata espressa anche oggi a Tarcento con l’esposizione di uno striscione dell’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana per chiedere a gran voce quanto spetta di diritto alla comunità friulana, comunità che, in questo modo, vuole far sentire la sua voce nelle trattative per il prossimo rinnovo delle convenzioni RAI-Regione Friuli-Venezia Giulia per la programmazione nelle lingue minoritarie. Va ascoltata».