Welfare, energia e ambiente (soprattutto la montagna) e enti locali. Sono le tre tematiche politiche su cui Denis Baron vuole spendere il proprio impegno nel Patto per l’Autonomia, candidandosi per il consiglio regionale nella circoscrizione di Tolmezzo.
L’impegno politico di Denis Baron nasce dalle proprie origini, dalla propria formazione e dal proprio impegno in ambito sociale. Nato in Carnia nel 1979 e cresciuto a Salino di Paularo, dal 2011 vive a Colloredo di Monte Albano con la moglie Sara ed i figli Davide e Tommaso. Laureato in storia contemporanea nel 2003, ha realizzato diversi studi sulla vita sociale e politica friulana (in collaborazione con vari enti culturali dentro e fuori regione), con particolare attenzione alle vicende delle comunità alpine nella prima metà del ‘900. Da anni, in Alto Friuli ed in altre zone della regione, è tra i promotori di convegni ed iniziative culturali a tema storico o di riflessione su alcune questioni cruciali per il presente e per il futuro della montagna.
Tuttavia non è in questo indirizzo accademico che Denis Baron ha trovato la propria crescita professionale, ma nel terzo settore. Infatti, fin da giovane risulta impegnato nel volontariato e crescendo è divenuto sempre più sensibile alle tematiche sociali, tanto da voler dedicare il proprio spazio lavorativo a tempo pieno in questo campo. “Da quasi vent’anni opero nel mondo della cooperazione sociale – ricoprendo ruoli dirigenziali – e degli enti del terzo settore tra la Carnia e Udine, per lungo tempo nei servizi rivolti alle persone diversamente abili, mentre più recentemente nella grave marginalità adulta” presso la Casa dell’Immacolata di don Emilio de Roja.
Le esperienze professionali e di volontariato in ambito sociale e quelle di ricerca e di produzione culturale, gli hanno permesso di approfondire la conoscenza del territorio. La capacità di analisi del contesto socio-culturale unita all’esperienza che deriva dal contatto diretto con le difficoltà delle persone e le carenze del sistema in ambito di assistenza sociale, assai più gravi nelle vallate montane, gli hanno consentito di crearsi una quadro reale della situazione territoriale e delle sue esigenze.
Da qui nasce questa per lui nuova forma di impegno, sviluppato nel solco delle pratiche di solidarietà delle comunità montane e ravvisando l’esigenza della partecipazione dei territori nelle scelte che li riguardano. L’orizzonte è quello di mettersi al servizio del territorio “nella speranza – afferma Baron - di contribuire ad una nuova politica regionale per la montagna. Una politica che sia capace di una visione di sistema, che abbia il coraggio e l’onestà intellettuale di affrontare le difficili sfide dei nostri tempi – globali (ad esempio l’ambiente e la transizione energetica) e locali (ad esempio lo spopolamento e l’impoverimento dei servizi) con logiche progettuali e di prossimità.”.
Questo impegno politico si concretizza nel sostegno a Massimo Moretuzzo per la presidenza regionale, candidandosi alle elezioni del consiglio regionale con la lista del Patto: “Il Patto per l’autonomia credo abbia rappresentato la proposta politica che in questi 5 anni ha avuto la capacità di dirigersi – entro una matura visione progressista – nella direzione sopra esposta, mostrando un’alta attenzione verso la montagna, nonché esprimendo la necessità di una appartenenza identitaria consapevole della propria costante ri/costruzione e prospettiva inclusiva”.