Albo regionale enti minoranza friulana.
Bidoli: «Criticità irrisolte. Percorso di ascolto e approfondimento inadeguati»
Astensione del Patto per l’Autonomia al momento della votazione del regolamento sull’Albo regionale degli enti della minoranza linguistica friulana, e la concessione di finanziamenti per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua friulana in attuazione alla legge regionale 29, oggi (24 marzo, ndr) all’esame della V Commissione consiliare.
Il consigliere Giampaolo Bidoli – prima della votazione – ha sollevato alcune criticità evidenziate da numerose associazioni intenzionate a iscriversi all’Albo, ma che l’Assessore Roberti, unico interlocutore delle stesse, non ha accolto, se non in minima parte, mantenendo sostanzialmente inalterata la struttura del regolamento. «Sarebbe stato auspicabile un percorso di ascolto e di approfondimento ben diverso da quello intrapreso dall’esecutivo regionale – osserva Bidoli –. Avrebbe consentito di affrontare seriamente alcune questioni importanti per le associazioni interessate all’iscrizione e, dunque, a proseguire la loro attività di promozione della lingua friulana. Perché, per esempio, tra i criteri di valutazione dei programmi finanziabili il numero di associati effettivi ha un peso maggiore, nella decisione finale, sulla capacità di valorizzare la lingua e la cultura friulane? Avremmo voluto saperne di più, ma non sarà possibile per le modalità operative scelte dalla Giunta. Peraltro non ci sarebbe stato neppure il passaggio in Commissione, non fosse stato per un emendamento del Patto per l’Autonomia…».