Garlatti-Costa: «Riprendiamo il progetto di digitalizzazione di documenti e periodici in lingua friulana e di bibliografia friulana»
Approvato in Consiglio regionale l’emendamento del consigliere Moretuzzo per un contributo alla Biblioteca “Joppi”
Un contributo straordinario di 50 mila euro per l’anno 2024 alla Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine per la digitalizzazione di documenti in lingua friulana di difficile reperibilità, nonché la prosecuzione della digitalizzazione dei periodici locali di interesse friulano e del progetto di bibliografia friulana. Lo ha deciso ieri (14 dicembre, ndr) il Consiglio regionale, impegnato nella discussione della manovra di bilancio, approvando l’emendamento che ne faceva richiesta, presentato dal consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo su indicazione di Stefania Garlatti-Costa, consigliera delegata del Comune di Udine per Identità friulana e plurilinguismo e componente del direttivo del Patto per l’Autonomia.
«La Biblioteca “Joppi” è la principale istituzione regionale per la conservazione e la valorizzazione del materiale bibliografico in lingua friulana o di argomento storico e letterario friulano», commenta Garlatti-Costa. «La legge regionale 15/96, la prima legge di tutela della lingua friulana, le dedica un articolo apposito e prevede per la “Joppi” un finanziamento annuo che però si è interrotto nel 2013 all’epoca della crisi del debito. Il finanziamento straordinario concesso con l’approvazione dell’emendamento di Moretuzzo è un primo passo verso la riattivazione della linea di finanziamento regolare, come è raccomandato nell’ultimo Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana della stessa Regione Friuli-Venezia Giulia».
«L’amministrazione comunale di Udine ringrazia il consigliere Moretuzzo per avere portato avanti la nostra richiesta che, sottolineo, è a beneficio dell’intera comunità friulana, e ringrazia il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia per avere avuto l’intelligenza e la lungimiranza di accoglierla. Il nuovo finanziamento ci consentirà di proseguire il progetto, già avviato con fondi propri, ma interrotto, di digitalizzazione di documenti moderni e contemporanei in lingua friulana di difficile reperibilità, garantendone la fruibilità a livello mondiale (la cosiddetta Biblioteche digjitâl furlane), nonché la prosecuzione della digitalizzazione dei periodici locali di interesse friulano e del progetto di bibliografia friulana, che comprenda tutto quanto sia stato pubblicato in lingua friulana e a riguardo della lingua e letteratura friulana. Si tratta di un progetto di lungo respiro, che siamo sicuri potrà incontrare l’apprezzamento della Regione e passare, speriamo, da una forma straordinaria ad una ordinaria, come previsto dalla legge».