Salute tra chiusure e privatizzazioni a Trieste, il Patto per l’Autonomia presenta tre interrogazioni in consiglio regionale
«Continua senza confronti e senza attenzione ai bisogni della cittadinanza l’operazione di chiusura dei servizi nei consultori di San Giacomo e San Giovanni a Trieste, a cui pare che si siano aggiunti la chiusura dei servizi per l’infanzia a Valmaura, Roiano e San Giovanni. Per far luce su quanto sta avvenendo, senza preavviso né per operatori e operatrici né per l'utenza, interroghiamo la Giunta regionale al fine di conoscere in modo chiaro motivazioni e tempi, e soprattutto come si pensa di supplire alle gravi carenze di servizi e sostegno che il territorio subirà, o meglio già sta subendo».
Queste le parole di Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia - Civica FVG che ha presentato oggi tre interrogazioni consiliari legate al tema della salute pubblica.
«Ma non basta: abbiamo presentato altre due interrogazioni: una sul Centro di Salute mentale di via Gambini che dal 2021 non copre più il servizio h24, provocando una disparità di trattamento terapeutico e di continuità assistenziale per le e i pazienti. Asugi si era impegnato a ripristinare il servizio notturno entro ottobre dello scorso anno, ma al momento nulla si è mosso. Interrogherò quindi la Giunta regionale per avere chiarezza sui tempi e sulle modalità. Infine vogliamo sapere dall’Assessore Riccardi se risponde al vero che il servizio prelievi dell’Ospedale Maggiore sarà esternalizzato, e se vi sia intenzione di esternalizzazione in questo senso altri servizi afferenti all’Ospedale Maggiore nella logica di partenariato pubblico/privato trattato da Arcs e Asugi, nonché i costi di queste operazioni di privatizzazione».
«Appare sempre più evidente il disegno di dismissione dei servizi pubblici e l’abbandono dell’assistenza territoriale e puntuale da parte della sanità pubblica. Ci chiediamo con quale logica si intraprenda questa strada e se davvero la maggioranza di governo regionale condivida queste scelte».