Moretuzzo: «Friulano in Rai, le priorità sono evidenti, serve una svolta»
«È necessario uno sforzo per garantire pienamente i diritti linguistici e culturali nel servizio pubblico radiotelevisivo, i tempi sono maturi. Gli obiettivi sono chiari e sono condivisi da politica, sindacati e realtà impegnate nella tutela delle minoranze linguistiche storiche della regione». Lo ha ribadito il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo oggi (lunedì 18 novembre, ndr) in aula in occasione dell’audizione in merito alla tutela delle minoranze nel servizio pubblico radiotelevisivo in Friuli-Venezia Giulia.
«Ci sono alcuni obiettivi che devono essere considerati prioritari – ha affermato Moretuzzo –: innanzitutto è indispensabile attivare una Commissione paritetica di monitoraggio della Convenzione per la programmazione radiotelevisiva in lingua minoritaria in essere, in cui siano rappresentate le persone che lavorano in RAI e le istituzioni regionali che non possono non essere coinvolte nel controllo di cosa e come viene prodotto dalla RAI con i soldi pubblici destinati a questo obiettivo. Oltre a questo ci sono alcune questioni che non possono essere rimandate: dall’attivazione di una redazione giornalistica per la lingua friulana all’adeguamento delle sedi territoriali, a partire da quella di Udine. Obiettivi che in parte dipendono anche dalla volontà della sede RAI regionale, che quindi deve attivare tutti gli strumenti oggi disponibili. C’è anche un altro piano di lavoro, più politico e di medio periodo: su questo tema serve una norma di attuazione dell’autonomia regionale sul modello della Provincia Autonoma di Bolzano, che amplia il potere di controllo da parte della Regione sulle azioni messe in campo dalla Rai nell’ambito della Convenzione per la programmazione radiotelevisiva in lingua minoritaria».