Concerto di Tony Effe per GO!2025. Massolino presenta un’interrogazione in Consiglio regionale: «Perché si è scelto di renderlo gratuito e con quali costi?»
Una interrogazione è stata presentata oggi in Consiglio regionale in merito al concerto di Tony Effe, inizialmente programmato per il 13 luglio alla Casa Rossa Arena di Gorizia nell’ambito di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura e in questi giorni rinviato al 24 luglio peraltro con ingresso gratuito.
La consigliera Giulia Massolino ha chiesto alla Giunta chiarimenti su quali criteri abbiano portato alla scelta di inserire l’artista romano nel cartellone ufficiale degli eventi promossi dalla Regione attraverso PromoTurismoFVG, alla luce delle polemiche legate ai contenuti sessisti, violenti e misogini di alcuni suoi brani.
«Non si tratta di censurare, ma di assumersi la responsabilità delle scelte – spiega Massolino –. Se la Regione finanzia eventi culturali con soldi pubblici, è legittimo e doveroso chiedere coerenza con i valori di cui si fa portavoce, come il contrasto alla violenza di genere e la promozione di una cultura rispettosa. Soprattutto se parliamo di eventi rivolti ai più giovani.»
L’interrogazione chiede anche conto della mancata condivisione con il Comune di Gorizia, il cui sindaco Ziberna ha apertamente dichiarato la propria contrarietà all’evento, e solleva la questione della valutazione preventiva dell’impatto culturale e sociale della programmazione.
Tra i punti toccati, anche l'opportunità di affiancare al concerto percorsi educativi e momenti di confronto pubblico, per evitare che si trasmetta un messaggio acritico o celebrativo di modelli maschili e relazionali tossici.
«Non è accettabile – conclude la consigliera, che nell’interrogazione chiede anche conto di eventuali aumenti dei costi ovvero dei contributi alla luce della gratuità dell’evento comunicata in queste ore, nonché delle motivazioni di questa decisione – che l’unico criterio di scelta diventi la popolarità sui social. Le istituzioni pubbliche devono fare cultura, non solo intrattenimento».