Comunità energetiche. Accolto l’ordine del giorno. Massolino: «La Regione faciliti e sostenga, anche con un fondo di rotazione per investimenti e rischi»
Il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia ha accolto l’ordine del giorno presentato dai consiglieri del Patto per l’Autonomia - Civica FVG Massimo Moretuzzo e Giulia Massolino, collegato all’assestamento di bilancio 2025–2027, per promuovere un modello energetico più giusto, democratico e partecipato, attraverso un concreto sostegno alla nascita e allo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS).
L’ordine del giorno impegna la Giunta regionale a valutare l’istituzione di un fondo di rotazione a tasso zero, dedicato a sostenere le CER nelle fasi iniziali di investimento e nella copertura dei rischi, con particolare attenzione ai progetti promossi da enti locali, cooperative di comunità, terzo settore e gruppi di cittadini.
«La transizione energetica non può essere lasciata in mano a logiche speculative – dichiara Massolino –. Deve diventare un’occasione di protagonismo per i territori, capace di generare benefici concreti e duraturi per le comunità locali. Le Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali sono uno strumento chiave in questa direzione».
Il provvedimento richiama l’urgenza di garantire equità sociale e partecipazione democratica nel processo di transizione energetica, e sottolinea i rischi di concentrazione e privatizzazione delle risorse rinnovabili – come sole, vento, terra e acqua – se non si mettono in campo politiche pubbliche efficaci e inclusive.
Oltre al fondo, l’ordine del giorno chiede di sostenere l’accompagnamento tecnico, giuridico e amministrativo per la costituzione di nuove CER, anche attraverso la costituenda comunità regionale “Io sono FVG” e di coinvolgere attivamente le comunità locali nelle decisioni relative agli impianti rinnovabili, per garantire trasparenza, giustizia territoriale e ridurre le conflittualità.
«Emergono tensioni legate a impianti rinnovabili calati dall’alto, senza alcun coinvolgimento della cittadinanza, e ne abbiamo ampiamente discusso in occasione della legge sulle aree idonee. Le CERS sono uno strumento potente per una transizione giusta e condivisa, ma vanno governate con attenzione», conclude Massolino.
L’approvazione di questo ordine del giorno rappresenta un passo avanti verso un modello energetico più equo e solidale, nel quale le comunità non siano semplici spettatrici, ma protagoniste del cambiamento.