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Tagliamento: la maggioranza tutela i fuoristrada, non il fiume

03 Febbraio 2021

Moretuzzo: «Più che della massima tutela possibile per il Tagliamento, la maggioranza regionale si preoccupa che non ci siano vincoli per i fuoristrada»

«Di fronte alla necessità della massima tutela possibile per il Tagliamento, la maggioranza regionale pensa invece a non imporre troppi vincoli agli organizzatori delle “manifestazioni e attività ludico-sportive”, per usare le parole della consigliera Piccin, lungo il fiume o nel suo greto, confermando la sua visione di sviluppo per questa terra, che passa per opere a forte impatto ambientale e mancanza di un’adeguata salvaguardia dei beni naturali». È il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, dopo la discussione in Aula dell’interrogazione di Piccin, preoccupata delle possibili ripercussioni sulla fruizione del Tagliamento derivanti dal riconoscimento di Riserva Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco.

«Non solo è stato avviato l’iter per richiedere un livello di tutela inferiore al dovuto per questo fiume straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che ha contribuito alla costruzione dell’identità di un territorio dalla storia millenaria e che ha un valore universale, ma si continua a legittimare manifestazioni che autorizzano a considerare gli alvei dei corsi d’acqua e le zone circostanti aree per il divertimento dei fuoristradisti e non, quali invece sono, zone di particolare ricchezza naturalistica, e, come tali, da rispettare», afferma Moretuzzo, già promotore, con il collega Giampaolo Bidoli, di una mozione per chiedere alla Regione di proporre la candidatura del Tagliamento a Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco – sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e bocciata dalla maggioranza regionale – e primo firmatario di una petizione pubblica per il riconoscimento Unesco che ha raccolto quasi 15 mila firme di cittadini che «vedono nel Tagliamento un’occasione paradigmatica per immaginare un futuro diverso e più sostenibile per la nostra terra. È evidente che non la pensano allo stesso modo l’assessore Scoccimarro e la maggioranza, ben più attenti agli interessi che gravitano attorno a questo fiume piuttosto che alla sua migliore conservazione».


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