I consiglieri Moretuzzo e Bidoli
chiedono un confronto sulle proposte, sburocratizzazione e valorizzazione delle buone prassi
«Nel guardare alle politiche economiche regionali del prossimo futuro impostate dal disegno di legge SviluppoImpresa è doveroso comprendere come utilizzare al meglio le risorse a disposizione, ancorandoci saldamente alle linee guida del Next Generation EU e con lo sguardo rivolto alla Programmazione 2021-27. La cornice generale deve essere quella di un nuovo sviluppo nell’ambito del Green Deal», commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo al termine della discussione generale sul ddl 123. «Dobbiamo avere il coraggio di percorrere con convinzione la strada della sostenibilità e della transizione ecologica dei sistemi produttivi».
«Abbiamo presentato diversi emendamenti di cui auspichiamo l’approvazione, così da migliorare alcuni profili del disegno di legge – dichiara Giampaolo Bidoli, relatore al disegno di legge –. Stiamo discutendo un provvedimento importante per l’economia regionale, in un momento di grande emergenza, ma abbiamo l’obbligo di trovare nuove strade per lo sviluppo economico del Friuli-Venezia Giulia. Il futuro non potrà essere uguale al passato: si dovrà dare sostanza finanziaria e applicativa alle misure introdotte, affinché siano non solo un sostegno alle diverse realtà economiche, ma anche un incentivo al cambiamento virtuoso del modello economico».
Il consigliere del Patto per l’Autonomia prosegue con un pensiero alle misure per il turismo in area montana. «È necessario ricordare la centralità degli alberghi diffusi per alcuni territori della montagna, soprattutto quelli più fragili, e non dimenticare il coinvolgimento degli enti locali che possono avere, come rappresentanti delle comunità territoriali, un ruolo importante nella promozione del territorio».
«Fra gli emendamenti abbiamo inserito anche la nostra proposta di legge relativa al sostegno ai buoni spesa solidali, che è pronta da tempo per essere discussa, dopo molti rinvii», aggiunge Moretuzzo. «I buoni spesa solidali sono un’esperienza importante che nasce dal basso, dai territori, dai Comuni che, introducendoli nelle loro comunità, sono riusciti a realizzare il duplice obiettivo di sostenere famiglie e imprese locali in tempi di crisi. Per questo motivo abbiamo comunque presentato questa proposta sotto forma di emendamento».