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Nuovo anno scolastico, stessi disservizi nel trasporto scolastico. Moretuzzo: «Un altro disastro annunciato, la responsabilità è della Giunta regionale»

15 Settembre 2021

Alla vigilia dell’avvio dell’anno scolastico in Friuli-Venezia Giulia emergono le prime criticità nel servizio per il trasporto scolastico.

 

Nulla di nuovo sotto il sole, in realtà. Tutto ampiamente previsto. Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia ha denunciato fin dall’inizio il clamoroso errore compiuto dalla Regione con l’appalto del servizio, sollecitando la rescissione del contratto in base alle conclamate inadempienze della ditta Tundo Vincenzo S.p.A., il fornitore aggiudicatario. «Ma l’amministrazione Fedriga ha scaricato sui Comuni la gestione del rapporto con l’azienda e l’individuazione delle soluzioni alternative, in alcuni casi con costi ingenti e senza rimborsi», evidenzia il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo. 

 

Lo scorso anno scolastico è stato caratterizzato da un susseguirsi di problemi: «mezzi inadeguati e in ritardo, personale senza stipendio puntuale, polizze assicurative rinnovate ogni due settimane… e l’assessore Callari – ricorda Moretuzzo – a rassicurare sulla loro pronta risoluzione. Ed ora nuove grane. Diversi Comuni – al momento arrivano notizie sconfortanti da Codroipo e Rivignano Teor – hanno già comunicato che la ditta aggiudicataria non è in grado di attivare il servizio scuolabus e che stanno cercando alternative. Altri enti locali hanno affidato il servizio ad altre ditte di autotrasporto in via sostitutiva, con costi molto superiori che non sanno se e come riusciranno a recuperare. Eppure per la Regione non esistono problemi e per ora nulla dice riguardo a una possibile rescissione del contratto, cosa che invece sta avvenendo in altre realtà italiane. Ma qui – afferma ironicamente – nessun sindaco deve temere nulla, la Regione è al suo fianco… Una vicenda vergognosa che si sta consumando a spese di ragazze e ragazzi, e delle loro famiglie che si vedono offrire un pessimo servizio, con conseguenze pesanti che ricadono sui Comuni e sugli stessi lavoratori di Tundo. Altrove ci si è comportati diversamente: anche nei giorni scorsi nelle Marche, la Regione ha avviato nei confronti dell’azienda pugliese la querela per interruzione di pubblico servizio. Cos’aspetta a fare altrettanto la Giunta Fedriga?».


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