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Nova Gorica - Gorizia Capitale della Cultura 2025.

21 Ottobre 2021

Moretuzzo: «Serve più attenzione ad integrazione transfrontaliera e lingue minoritarie»

«La legge approvata oggi non presta sufficiente attenzione all’integrazione transfrontaliera e alla straordinaria diversità di lingue e culture che offre il riconoscimento di Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della cultura 2025». È il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo in merito alla legge regionale sulla cultura approvata quest’oggi (21 ottobre, ndr) in Consiglio regionale.

«Una legge che, al netto di alcune storture su cui si è riusciti a ottenere un ripensamento da parte della maggioranza (il riferimento è, tra gli altri, all’abrogazione della legge regionale sulle portatrici carniche proposta dalla Giunta, ndr), è positiva nelle intenzioni, ma certamente non adeguata all’importanza di questo evento non solo per i territori coinvolti, ma per tutto il Friuli-Venezia Giulia per il quale rappresenta una straordinaria opportunità – continua Moretuzzo –. Un appuntamento che, per la sua rilevanza, richiede un coinvolgimento dei portatori di interesse e degli operatori culturali per programmare al meglio la serie di iniziative che si terranno tra meno di quattro anni. Eppure la norma approvata oggi non lo contempla. Senza dimenticare che la vittoria di questo titolo è frutto della candidatura congiunta tra le città di Nova Gorica e Gorizia, ed è proprio nella direzione di maggior collaborazione transfrontaliera che si dovrà proseguire nei prossimi anni, non solo nel campo della cultura, ma anche in altri ambiti strategici, ad esempio l’ambiente e il lavoro. Ma nella nuova legge sono diversi gli elementi, a partire dalla rubrica della stessa, che sembrano dimenticare la natura transfrontaliera dell’evento. Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia ha, pertanto, presentato una serie di emendamenti, tutti puntualmente bocciati, che cercavano di sottolineare quanto sia indispensabile ragionare in un’ottica sovranazionale e di rafforzamento delle singole peculiarità. È stato invece accolto dalla Giunta un nostro ordine del giorno in direzione di un rafforzamento delle competenze del GECT GO, il soggetto che dovrebbe essere il principale protagonista nei rapporti tra Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, e un secondo ordine del giorno che impegna a coinvolgere i soggetti attivi nella progettualità degli eventi legati alla Capitale europea della cultura 2025, in una maggiore valorizzazione delle lingue friulana e tedesca, prevedendo azioni concrete per un loro sostegno anche nei prossimi anni. Gorizia e il Friuli Orientale sono infatti un’area nella quale lingue e culture diverse convivono e si contaminano reciprocamente da sempre, che quindi possono e devono diventare laboratorio unico nel suo genere a livello internazionale».

«L’Europa del futuro è l’Europa dei popoli e delle realtà locali, capace di valorizzare le diversità e di abbattere definitivamente i confini imposti dalla violenza dei nazionalismi del Novecento. Non ci pare che la norma appena approvata porti strumenti utili al perseguimento di questi fini», conclude Moretuzzo.


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