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Sovraffollamento carcere, Adesso Trieste e Patto per l'Autonomia organizzano un incontro pubblico per parlarne: «Ognuno faccia tutto quel che può, presto»

08 Luglio 2024
L'evento tenutosi lunedì 8 luglio piazza Puecher ha visto protagonisti Elisabetta Burla, Garante dei detenuti di Trieste, e Massimo Brianese, Società della Ragione
 
La situazione del sovraffollamento del carcere è  drammatica, e ognuno deve fare tutto quel che può, al più presto. Adesso Trieste e Patto per l'Autonomia hanno organizzato un incontro pubblico in Piazza Puecher per parlare del tema, invitando la Garante dei detenuti del Comune di Trieste, Avvocata Elisabetta Burla, e Massimo Brianese, co-fondatore della Società della Ragione. L'incontro è stato moderato da Andrea Fondacaro, componente del Coordinamento di Adesso Trieste e volontario della Comunità di Sant'Egidio, che segue anche il progetto “Cantiere Carcere” recentemente lanciato dal Vescovo Trevisi.
 
«Il sovraffollamento ormai è a livelli di massima criticità; a Trieste, da mesi, a fronte di una capienza regolamentare di 150 persone ne vengono ospitate più di 250 mentre il personale di polizia penitenziaria dovrebbe avere un organico di 143 persone ma 119 è la forza amministrata. Il caldo torrido dell'estate renderà maggiormente difficoltosa la detenzione, le attività subiranno la "sospensione feriale" acutizzando le difficoltà di una detenzione vuota. Portare le telefonate dei detenuti verso l’esterno da 4 a 6 al mese, da 10 minuti l’una, difficilmente sarà elemento che potrà umanizzare l'esecuzione della pena» dichiara Elisabetta Burla.
 
«Continuare a sentir parlare di sovraffollamento e di emergenza carceri anche a seguito della inarrestabile spirale di suicidi suscita sentimenti di scandalo e di rabbia. Da molto tempo si conoscono benissimo i problemi del sistema carcerario italiano, le cause che li hanno determinati e le soluzioni possibili. Tuttavia il mondo politico, a larghissima maggioranza, nulla fa per avviare seriamente un'uscita dall'orrore. Il tanto sbandierato decreto Nordio per lo svuotamento delle carceri è totalmente irrilevante, e anzi, si continua a legiferare perché tutto peggiori in nome di un inganno pericolosissimo: che la disumanità riservata ai reietti e agli emarginati rappresenti fonte di benessere e sicurezza per  i presunti meritevoli. Come da tempo è consolidata consuetudine, lo scorso 26 giugno (Giornata mondiale sulle Droghe) la Società della Ragione, assieme ad un nutrito cartello di associazioni, ha presentato il 15° Libro Bianco sulle droghe, un rapporto indipendente sugli effetti del Testo Unico sugli stupefacenti sul sistema penale, sui servizi, sulla salute delle persone che fanno uso di sostanze e sulla società.   Ancora una volta i freddi numeri testimoniano ad esempio che basterebbe smetterla con le politiche proibizioniste folli e criminogene, come la maggior parte dei paesi civili nel mondo sta facendo, per porre fine al tema del sovraffollamento carcerario» prosegue Massimo Brianese.

«La situazione di sovraffolamento del carcere è insostenibile. Ci sono celle in cui mancano gli spazi vitali e qualunque forma di privacy. La situazione è resa ancora più difficile dalle alte temperature estive che dureranno ancora diverse settimane e che portano all'esasperazione sia i  detenuti ma anche il personale di polizia che lavora all'interno della struttura.  Nell' art. 27 la costituzione dice che ''la responsabilità penale è personale'', ma noi aggiungiamo che quella delle condizioni dei detenuti è della società e quindi di tutti noi, non possiamo far finta che non esistano, non possiamo lasciarli in quelle condizioni» dichiara Andrea Fondacaro.

All'incontro è intervenuto anche Andrea Chittaro, che da formatore ha tenuto dei tirocini di panificazione all'interno del carcere di Trieste. Una delle due persone formate è poi stato assunto a tempo indeterminato nel panificio di comunità DES di Udine. 

«La nostra Regione è ora tristemente al secondo posto in Italia per percentuale di sovraffollamento - dichiara la consigliera regionale Giulia Massolino a margine dell'evento -. A fronte di questo dramma umano, le misure annunciate dal Ministro sono inefficaci e prevedono tempistiche troppo lunghe, mentre servono azioni urgenti e mirate. Dopo i sopralluoghi al Coroneo, CPR e CARA,  un mese fa abbiamo chiesto con urgenza un’audizione in commissione consiliare, sostenuta dall’intera opposizione, proprio per cercare di trovare soluzioni da mettere in campo immediatamente per far fronte all’emergenza, purtroppo non ancora convocata. Non c’è invece tempo da perdere: tutte le istituzioni devono agire immediatamente e in modo coordinato ed efficace».

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