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Brianese: «Agrusti non dia patenti, basta parole a vanvera». Reazione del Patto per l’Autonomia di Udine alle dichiarazioni di Agrusti sul Piano oncologico

28 Gennaio 2025

Brianese: «Agrusti non dia patenti, basta parole a vanvera». Reazione del Patto per l’Autonomia di Udine alle dichiarazioni di Agrusti sul Piano oncologico

 

«Le dichiarazioni del pluri-presidente Agrusti sulle capacità del dott. Gianpiero Fasola non sono solo prive di sostanza, mancano anche di quel minimo di buongusto istituzionale che una persona che riveste certi ruoli dovrebbe avere. Senza entrare troppo nel merito dell’importanza del Piano oncologico regionale, esprimiamo condivisione sulla posizione espressa dal Comune di Udine nell’ambito della seduta del Consiglio delle Autonomie locali che si è tenuta ieri, quindi una valutazione positiva dell’impostazione del Piano e necessariamente molti dubbi su come questa impostazione si tradurrà nell’ambito dei diversi territori e soprattutto su quali sono le intenzioni della Giunta regionale rispetto al ruolo degli ospedali minori, alla medicina territoriale e alla difesa della sanità pubblica. Su questi temi non ci sembra che la Giunta Fedriga, che Agrusti elogia senza risparmio di energie, abbia dimostrato di aver ottenuto dei risultati positivi, nonostante governi da oltre 7 anni con una disponibilità finanziaria mai vista prima».

«Ci preme, però, sottolineare quanto le parole sul dott. Fasola rilasciate oggi (28 gennaio, ndr) alla stampa da Michelangelo Agrusti (“per individuare dove si trova il Cro debba utilizzare Google Maps, altrimenti si perderebbe tra le montagne”) siano decisamente fuori luogo. Non sappiamo quali siano le capacità di orientamento geografico del dott. Fasola, di certo possiamo immaginare che quelle di Agrusti siano maggiori visto che le numerose cariche che ricopre lo portano da oltre 40 anni a girare molto per la nostra regione: da PordenoneLegge alla Camera di Commercio, dalla Fondazione CRO a Confindustria Alto Adriatico. Questo non crediamo implichi necessariamente altrettanto ampie competenze in campo oncologico. Mentre il dott. Fasola, oltre a dirigere da oltre 20 anni il maggiore dipartimento di oncologia del sistema sanitario regionale, è un esperto riconosciuto anche fuori dai confini regionali da soggetti come AGENAS o l’Accademia di management oncologico della Bocconi, non ci risulta che il pluri-presidente Agrusti abbia altrettanta competenza medica per dare patenti, scientifiche o viabilistiche, ad altri. Forse uno scivolone di tale portata è dettato ancora una volta dall’ansia del pluri-presidente di attaccare Udine e il suo territorio, visto che il Piano oncologico redatto dal dott. Fasola, in base a dati oggettivi e alla normativa vigente, riconosce l’Ospedale Santa Maria della Misericordia come un Hub di secondo livello e quindi come un centro fondamentale per la messa in sicurezza del sistema oncologico regionale».

«Dopo le dichiarazioni a favore di un’autostrada che dovrebbe sventrare il Friuli centrale a beneficio delle aziende venete e gli anatemi contro le persone che si mobilitano a difesa del proprio territorio, come nel caso Kronospan (salvo poi essere smentito dalle sentenze giudiziarie), assistiamo all’ennesima uscita discutibile del pluri-presidente. Ci auguriamo che qualcuno, nei CdA dei molteplici organismi cui partecipa, gli faccia capire che talvolta è meglio rimanere in silenzio».

Massimo Brianese,

Coordinatore del Patto per l’Autonomia di Udine


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