Welfare comunitario, salute territoriale e politiche di genere sono i temi che contraddistinguono la candidatura di Eleonora Sartori con il Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Gorizia
Welfare comunitario, salute territoriale e politiche di genere. Tre argomenti che riguardano il benessere complessivo delle persone che vivono nel territorio regionale su cui Eleonora Sartori, candidata della lista del Patto per l’Autonomia per la circoscrizione di Gorizia, intende lavorare. Quarantuno anni e madre di due figli, lavora come collaboratrice amministrativa nell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, ma da tempo è impegnata nella pubblica amministrazione, in qualità di consigliera comunale della lista civica "Noi Mi Noaltris GO!". Laureata in Relazioni Pubbliche all’Università degli Studi di Udine, nella sede di Gorizia, ha conseguito la laurea Specialistica in Relazioni Pubbliche delle Istituzioni nel 2007 con una tesi nell’ambito del management sanitario che l’ha portata a ricoprire il suo attuale ruolo nell’Azienda sanitaria. Esperta e appassionata di comunicazione, ha maturato una lunga esperienza nei media locali, con un impegno costante nel mondo della cultura. “Amo la mia città e ho sempre cercato di impegnarmi nel campo culturale per animarla e valorizzarla: dal 2017 sono vicedirettrice del mensile Gorizia News & Views e dal 2020 socia fondatrice del circolo Arci Gong”. Un impegno che oggi Eleonora Sartori ha deciso di portare avanti anche in politica: “Penso che una donna di 40 anni debba impegnarsi in prima persona per stimolare tante altre donne a farlo negli ambiti più svariati. Per essere rappresentate dobbiamo esserci, per esserci dobbiamo competere. Dobbiamo lavorare da subito per questo”. Tra i temi portanti della sua candidatura c’è proprio quello delle politiche di genere, convinta che “per affrontare la complessità della società odierna c'è bisogno dell'apporto delle donne, delle loro sensibilità e intelligenze, delle loro specificità e delle loro competenze”. Ma la sua candidatura è ancora più ampia e guarda al futuro del suo territorio che vuole vedere condiviso, rafforzando la programmazione transfrontaliera, portatrice di cultura. “Mi candido – aggiunge – anche per le giovani e i giovani che vorrei potessero decidere di restarvi o di ritornarvi ma anche per tutti coloro che, indipendentemente dall'età e dalla provenienza, lo sceglieranno come luogo in cui vivere, perché li ha accolti e fatti sentire a casa”. La scelta di candidarsi all'interno del Patto per l'Autonomia nasce dalla stima nei confronti del candidato Presidente Massimo Moretuzzo, “che – afferma - ha saputo seminare e coltivare i rapporti con i raggruppamenti civici dei territori senza imporre simboli, credendo nelle persone che via via incontrava e instaurando relazioni alla pari. Perché parlo la sua stessa lingua, fatta di progettualità concrete, di radicamento sul territorio e al contempo di sguardo al futuro, di attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, di cura delle relazioni e dei beni comuni, del noi al posto dell'io”. Sartori si dice convinta che Moretuzzo meriti la fiducia di tutte le persone che ogni giorno donano un pezzettino di se stesse a qualcosa in cui credono davvero, persone “che partono piano, non affrettano i tempi, sanno costruire con garbo e determinazione, facendosi affiancare lungo il percorso da donne e uomini disposti ad aggiungere un altro mattone e un altro ancora”.