Gianluca Casali
Problemi del lavoro, azione sugli enti locali e famiglia e problema demografico sono le tematiche su cui Gianluca Casali vuole rivolgere il proprio impegno politico, candidandosi con il Patto per l’Autonomia a sostegno di Massimo Moretuzzo.
Gianluca Casali 48 anni, coniugato e padre di un ragazzo di 19 anni. Ha conseguito il titolo di studio di agrotecnico ed è Cantoniere/operatore specializzato. Come esperienze politico-amministrative, nel corso di quattro legislature ha ricoperto i ruoli di Consigliere comunale, Vicesindaco e Sindaco del Comune di Martignacco. Negli ultimi anni è stato membro del direttivo ANCI e rappresentante in seno al Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Friuli-Venezia Giulia. Inoltre, è stato consigliere di amministrazione dell’Agenzia per la Lingua Friulana.
Ha voluto mettere la propria esperienza politica a sostegno di Massimo Moretuzzo nella sua candidatura a Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia. “Perché mi sono candidato con il Patto per l’Autonomia? Perché nel Patto si discute di contenuti (e non di slogan), perché c’è una visione di come vogliamo la nostra terra per noi e per le future generazioni, perché si valorizza il merito e le professionalità. Il Patto per l’Autonomia è l’unico che valorizza la specialità regionale e le tematiche riferite ai processi decisionali che partono dal basso, dalla gente, dalle periferie. Ho scelto il Patto, per la nostra regione e per il nostro futuro.”.
Gianluca Casali ha individuato alcune tematiche che ritiene importanti per il futuro della regione. La prima è il lavoro e la qualità della vita: “Ritengo il lavoro uno dei pilastri su cui far ripartire la nostra regione. Il lavoro inteso come diritto, ma anche dovere sociale, dove tutti concorrono in base alle loro possibilità, a raggiungere una qualità della vita complessiva. Sviluppare le tante competenze di cui la nostra terra è molto ricca e promuovere i prodotti delle manifatture e le eccellenze agro-alimentari in un ottica di sviluppo moderno e sostenibile.”.
Altro elemento importante di intervento sono le problematiche riguardanti gli Enti Locali: “Le ultime legislature si sono caratterizzate per continue riforme che hanno inciso profondamente sull’organizzazione dei Comuni. Purtroppo, nonostante tanti slogan, la situazione è andata in continuo peggioramento. I Comuni hanno perso circa il 25% del personale e oggi fanno fatica a generare il ricambio generazionale utile a coprire i posti vacanti e a raccogliere le nuove sfide legate alle politiche di sviluppo. A questo problema si aggiunge la continua e cronica carenza di Segretari Comunali. Ritengo necessario ridare dignità ai Comuni soprattutto a quelli medi e piccoli, favorendo le aggregazioni e lo sviluppo di servizi condivisi. Inoltre, ritengo utile studiare delle forme incentivanti per riportare e trattenere i giovani nella pubblica amministrazione.”.
Altro tema su cui bisogna agire al più presto sono le famiglie, da mettere al centro delle Comunità: “La nostra regione sconta un importante perdita demografica. Purtroppo, nascono sempre meno bambini e le famiglie fanno difficoltà a guardare al futuro con ottimismo. Politiche abitative, conciliazione del tempo famiglia-lavoro, servici sociosanitari dislocati nei territori e accessibili a tutti, sono fattori che concorrono a una migliore qualità della vita. Ma non possiamo immaginare che la socialità migliori solo grazie ai servizi. Ritengo indispensabile ricreare le reti di Comunità, favorendo l’aggregazione sociale e i luoghi d’incontro. Le associazioni e il mondo del volontariato vanno aiutati con provvedimenti strutturali che permettano ai sodalizi di esprimere tutta la solidarietà, la creatività e la promozione della cultura, della storia e delle tradizioni pilastri della nostra regione.”.