Riccardo Bini
La sanità a misura di cittadino, l’impegno per le giovani generazioni e un territorio da poter vivere, sono le tre tematiche di impegno politico per l’autonomista del Medio Friuli Riccardo Bini, candidato del Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Udine
Riccardo Bini, cinquantaduenne insegnante di scuola superiore e libero professionista nel settore agrario, ha deciso di porre la propria candidatura alle elezioni del consiglio regionale a sostengo di Massimo Moretuzzo, correndo con il simbolo del Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Udine.
Sposato e con due figlie, è originario di Palazzolo dello Stella e da oltre venti anni residente a Rivignano Teor. È quindi nell’ambito del territorio del Medio Friuli che si è concretizzato il suo impegno per una politica autonomista e di valorizzazione locale, che vuole promuovere lo sviluppo di queste zone della regione.
Per Bini, Massimo Moretuzzo, nel ruolo di consigliere regionale durante la legislatura che va a concludersi, ha portato all’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale istanze reali di sviluppo dei territori e di miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti del Friuli -Venezia Giulia.
Tra le tematiche politiche di cui vuol farsi portatore Riccardo Bini vi è innanzitutto quella di una sanità a misura di cittadino. “Questo settore - afferma - ha un rilevante impatto sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini, oltre ad essere uno tra i più rilevanti capitoli di spesa del bilancio regionale”. Si rende quindi necessaria, per Bini, una sanità che eroghi prestazioni di qualità su scala territoriale con una forte riduzione delle liste di attesa. Contro l’esodo dei medici e degli operatori ospedalieri occorre prevedere forme premiali e un piano di assunzioni mirato.
Un altro tema politico rilevante per il candidato Riccardo Bini è quello dell’impegno verso le giovani generazioni, con le quali la sua professione di insegnante lo pone a stretto contatto. “Il territorio regionale deve tornare ad essere attrattivo per i giovani che devono trovare le condizioni per esprimere al meglio le loro capacità – sostiene Bini - potendo sviluppare competenze spendibili in tutti gli ambiti lavorativi, nelle nuove professioni e nei settori che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Altresì, bisogna che sia incentivato il rientro dei giovani che dopo un’esperienza all’estero, vogliono fare impresa e vivere stabilmente in regione”.
Tra le urgenze politiche di questo periodo storico non può mancare la grande sfida dell’energia e dell’ambiente, che vanno affrontate anche a livello del nostro territorio. “Per centrare gli obiettivi di risparmio energetico previsti – è convinto Bini - è necessario incentivare la creazione di comunità energetiche con coinvolgimento delle comunità locali”.
Infine, per Riccardo Bini, nell’ambito di un’azione politica che deve sfruttare più decisamente lo strumento della specialità regionale, la nostra regione deve valorizzare i territori e le comunità linguistiche che la compongono e deve innovare gli strumenti di riqualificazione e di rigenerazione di aree compromesse o degradate.