Stefano Santi è un agronomo che da trent’anni si occupa di tematiche ambientali e che ha anche esperienza politica come consigliere comunale. Si è candidato con il Patto per l’Autonomia, nella circoscrizione di Tolmezzo, perchè crede in una politica che guarda al futuro.
Stefano Santi è nato a San Daniele del Friuli nel 1960 e vive a Buja. Si è laureato in Scienze Agrarie all'Università degli Studi di Udine e ha sviluppato la propria carriera come agronomo, svolgendo anche la libera professione. Dal 1985 si interessa attivamente di problematiche ambientali, in particolare legate alle tematiche della sostenibilità in zona montana e del rapporto fra agricoltura e ambiente (agricoltura biologica, produzione sostenibile, sistemazioni territoriali dolci), anche partecipando in qualità di relatore a conferenze o dibattiti e curando, nel contempo, la redazione di articoli apparsi su diverse riviste specializzate. Dal 1991 al 1997 è stato membro del Comitato Regionale per l’Agricoltura Biologica, istituito ai sensi della legislazione regionale.
Attualmente è direttore del Gruppo di Azione Locale (GAL) Euroleader, con sede a Tolmezzo, una società consortile che ha come obiettivo lo sviluppo e il potenziamento delle attività economiche, culturali e sociali in genere, con particolare riferimento a quelle agricole, artigianali, turistiche, agrituristiche e dei servizi, prioritariamente nel territorio della Carnia. Inoltre è membro del direttivo di Europarc, la federazione europea dei Parchi, nonché componente del Comitato Tecnico Scientifico regionale sulle aree protette. È stato per 20 anni direttore del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie, oltre che insegnante nelle scuole superiori di secondo grado ed enti di formazione. Ha lavorato per una ONG che si occupa di cooperazione internazionale.
Ha ricoperto per 14 anni le carica di consigliere comunale a Buja, suo comune di residenza.
“Ho deciso di candidarmi con il Patto per l’Autonomia perché lo ritengo l’unica forza politica in possesso di una visione che guarda al futuro della nostra terra, declinando a livello locale le questioni globali del tempo che ci troviamo a vivere – sostiene - Solo grazie a tale visione, tradotta in programmi e progetti, sarà possibile dare concrete e durature risposte alle questioni che interessano la nostra regione. Un territorio straordinario per la ricchezza della sua diversità naturalistica, paesaggistica e culturale e della creativa e tenace operosità dei suoi abitanti. Tutto questo può tradursi in eccezionali opportunità se vi sarà un’interpretazione innovativa e intelligente dell’autonomia regionale, che riconosca come il Friuli-Venezia Giulia sia al centro dell’Europa e non ai margini dell’Italia”.
La candidatura di Stefano Santi è stata anche una scelta a sostegno di Massimo Moretuzzo come Presidente della Regione, al quale vuole offrire le proprie competenze nei campi dell’ambiente, della cultura, delle relazioni internazionali e dello sviluppo locale fondato sul coinvolgimento delle comunità locali. Il suo contributo progettuale può giovarsi anche di una vasta conoscenza del funzionamento della struttura regionale.