Elena Tammaro
Elena Tammaro è impegnata nel mondo culturale da più di vent’anni e da dieci è contitolare di un’impresa che organizza eventi, si occupa di comunicazione, di progettazione culturale e formazione aziendale. Ha deciso di candidarsi con il Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Udine a sostegno di Massimo Moretuzzo.
Elena Tammaro è nata a Udine nel 1978 ed è un’imprenditrice culturale. Negli ultimi 20 anni ha vissuto la trasformazione del settore e la professionalizzazione di ruoli e organizzazioni culturali. Nel 2013 ha fondato una sua impresa creativa che è stata inserita nell’incubatore scientifico e tecnologico Friuli-Innovazione. Oggi è contitolare di una società di consulenza tutta al femminile attiva nella comunicazione, social media, organizzazione di eventi, progettazione culturale e formazione aziendale. Ha quindi maturato una familiarità con il panorama e con le dinamiche della cultura regionale che le hanno permesso di collaborare con organizzazioni no profit e istituzioni, tra cui la Fondazione “Teatro Nuovo Giovanni da Udine” di cui è stata membro del CDA dal 2015 al 2018. È inoltre appassionata di arte contemporanea.
“Ho deciso di impegnarmi in queste elezioni – afferma Tammaro - per attivare strumenti che favoriscano il comparto cultura regionale in un ecosistema transfrontaliero e internazionale, sostenendo la crescita professionale degli artisti del territorio. La mia pratica politica è legata all’impegno civico nell’attivazione di buone pratiche e modelli sostenibili. Per portare innovazione all’interno di ecosistemi complessi”.
“Le professioni culturali – aggiunge - sono una risorsa strategica per il futuro del nostro territorio. L'innovazione non è solo data dal progresso tecnologico, ma anche dalla continua diffusione e dalla pratica costante di una mentalità aperta. Per questo è essenziale investire sulla creatività e stimolarne la crescita”.
Elena Tammaro ha deciso di candidarsi a fianco di Moretuzzo perché ritiene sia necessario un cambiamento nell’impostazione politica regionale. Condivide con lui la visione a lungo termine che permette una progettazione strutturale dove l’innovazione è sistemica e non occasionale, permettendo una crescita armonica. Sostenibilità ambientale, attenzione al lavoro, innovazione strutturale nel rispetto del territorio sono i temi che sente più vicini. “Con la politica di Moretuzzo, responsabile e consapevole, tracciamo un percorso di cambiamento che tutela il nostro futuro e quello dei nostri figli”.
Le idee che vuole portare nel dibattito politico riguardanti la cultura e le ICC (imprese culturali e creative) sono diverse. “Le istituzioni regionali sono ancora poco consapevoli delle enormi potenzialità del comparto cultura. Fra le priorità credo sia fondamentale l’attivazione del cluster regionale e l’istituzione di una governance partecipativa che renda gli operatori culturali parti attive”.
Altro tema sono i musei, che devono essere aperti al pubblico, accessibili e inclusivi: l’istituzione museale assume oggi un ruolo attivo e partecipato nella comunità in cui si colloca e l’Unione Europea ha predisposto strumenti di finanziamento per supportare questa trasformazione, ma è fondamentale non arrivare in ritardo a questo importante appuntamento con il futuro.
La cultura deve poi essere il motore del turismo: “La tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, anche attraverso un linguaggio contemporaneo, può diventare una risorsa strategica per attrarre un turismo responsabile e sostenibile”.