Parere negativo al prolungamento di vita della centrale slovena.
Moretuzzo: «Soddisfazione, ma manteniamo alta la guardia»
Esprime soddisfazione il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo alla notizia che la Commissione VIA – Valutazione di Impatto Ambientale italiana ha dato parere negativo, nell’ambito della VIA transfrontaliera, per il prolungamento del ciclo di vitadella centrale nucleare slovena di Krško dal 2023 al 2043. Una presa di posizione importante, ma che non mette ancora il punto alla questione. Il pronunciamento, infatti, non ha implicazioni formali per la Slovenia, che continua a ragionare sul possibile raddoppio della centrale. In questo senso, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia – che più volte in aula ha invitato le istituzioni statali e locali ad avviare tutte le azioni necessarie affinché le centrali nucleari non rappresentino una minaccia per la sicurezza delle comunità – continuerà a «monitorare una situazione che rischia di avere conseguenze pesantissime per la nostra regione a causa di molteplici elementi di criticità: dall’elevato rischio sismico, poiché l’impianto si trova su faglie attive, alla gestione delle scorie radioattive della centrale, attualmente depositate in una piscina nell’area della centrale», afferma il capogruppo Moretuzzo.