Asp Moro, bene il sostegno della Regione, ma vanno chiarite le responsabilità politiche del disastro economico e amministrativo
Moretuzzo: «Bene il sostegno della Regione all’Asp “Moro”, ma vanno chiarite le responsabilità politiche del disastro economico e amministrativo dell’ente»
«Bene ha fatto la Regione a sostenere l’Asp “Moro”, ma è quanto mai necessario chiarire le responsabilità politiche che hanno determinato il disastro economico e amministrativo in cui versa l’ente», commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo a margine dell’approvazione a maggioranza da parte del Consiglio regionale, in sede di assestamento di bilancio, del finanziamento di 4,2 milioni di euro per l’Azienda pubblica per i servizi alla persona Asp “Moro” per la sua attività delegata dai Comuni per il servizio sociale.
«Negli ultimi anni le vicende amministrative e contabili dell’Asp “Moro” sono state particolarmente incidentate, con frequenti cambiamenti nella composizione del consiglio di amministrazione (ben 7 presidenti in 10 anni), risultati economici sempre in perdita, progressiva contrazione della liquidità (fra il 2011 e il 2020 ridotta di oltre 5,5 milioni di euro), un aumento considerevole dei debiti, ormai fuori controllo, una gara europea del valore di 22 milioni di euro pubblicata e poi ritirata in autotutela fino al commissariamento dell’ente che gestisce un settore fondamentale dei servizi socio-assistenziali del Medio Friuli da parte della Regione – ricorda Moretuzzo –. In 10 anni di governo della città di Codroipo il centrodestra ha distrutto uno dei principali asset pubblici del Medio Friuli, dilapidando un patrimonio enorme e mettendo a rischio l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini con una serie di scelte prese a scapito degli altri sindaci dell’area, esclusi dalla possibilità di essere rappresentati nel cda dell’Asp “Moro”. Ora è certamente un bene che la Regione eroghi le risorse necessarie per garantire i servizi socio-assistenziali, pagare il personale e i fornitori, ma non si può sorvolare sulle colpe di chi ha determinato la situazione che è sotto gli occhi di tutti. Saranno gli organi competenti a verificare di chi sono le responsabilità amministrative del disastro economico e finanziario, sarebbe, però, auspicabile che chi ha avuto la responsabilità politica di quanto è successo, sia diretta che indiretta, facesse ammenda e riconoscesse i propri errori».