Skip to main content

Patto per l'Autonomia | Pat pe Autonomie | Pakt za Avtonomijo | Pakt für die Autonomie

logo_efa.png

Città 30: Amirante sconfessa il ddl Salvini e fa un passo avanti importante verso il nostro progetto di città vivibile

15 Febbraio 2024

«Finalmente la Giunta regionale si rende conto dell’inderogabile decisione di trasformare le nostre città in “città 30”, un cambio di paradigma radicale per la viabilità e soprattutto per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Non si tratta solo di abbassare un limite di velocità, ma di rivedere in ottica di sostenibilità e vivibilità le nostre città, gli spostamenti quotidiani ed i servizi a disposizione. Certo, la posizione dell’assessora Amirante sconfessa decisamente il disegno di legge sul nuovo codice della strada proposto dal ministro Salvini e probabilmente stupisce anche molti dei suoi compagni di maggioranza in consiglio regionale, ma noi siamo pronti a sostenerla in questa campagna”. 

Così la consigliera Giulia Massolino, del Gruppo Consiliare Patto per l’Autonomia - Civica FVG, che su questo tema ha presentato una mozione lo scorso settembre in attesa di essere presentata e discussa, e che ha anticipato un ordine del giorno al bilancio regionale per il 2024 che è stato accolto dalla Giunta con l’intenzione di inserire delle azioni concrete in tal senso nel prossimo omnibus. 

«Finalmente la nostra proposta per un territorio più sicuro e a misura di persona inizia a essere presa in considerazione, la posizione dell’assessora Amirante ci consola e conferma ancora una volta come il decreto Salvini sia politicamente sbagliato e nei fatti controproducente - dichiara Massolino -. La sicurezza deve essere una priorità per questa Regione e per questo abbiamo proposto a dicembre contributi a quei comuni che decidono di rivoluzionare la viabilità per poter investire nelle infrastrutture necessarie. Per quel che riguarda la sicurezza i dati parlano chiaro: secondo l’Istat, nel 2022 si sono verificati in Friuli-Venezia Giulia 3.265 incidenti stradali che hanno causato la morte di 74 persone e il ferimento di altre 4.105. Un costo umano gigantesco ma anche un costo sociale stimato in oltre 360 milioni di euro (circa 300 euro pro capite) per il Friuli - Venezia Giulia. Degli incidenti registrati nella nostra regione nel 2022 il 70,9% (2.315) si è verificato sulle strade urbane, provocando 26 morti (35,1% del totale) e 2.800 feriti (68,2%). Tra le principali cause naturalmente la velocità ed è quindi nella riduzione della velocità che bisogna agire con interventi strutturali che la Regione dovrebbe finanziare. Bisogna andare verso un cambio di paradigma, mettendo le persone al centro: non più una città a 50 km/h con alcune isole a 30 km/h bensì una città a 30 km/h con eventualmente alcune eccezioni per gli assi di scorrimento».

 

Prossimi appuntamenti

Non ci sono eventi futuri