Mancata audizione sulla cooperazione internazionale. Massolino denuncia la solita mancanza di apertura nei confronti delle organizzazioni della società civile
«Le organizzazioni della società civile impegnate nella Cooperazione internazionale avevano mandato una richiesta di audizione alla VI commissione permanente a metà febbraio. Scopriamo oggi, nella seduta calendarizzata per la votazione del Programma regionale di Cooperazione Internazionale, che il Presidente della Commissione, come il resto della maggioranza, non aveva visto la mail. Certo, cose che possono succedere, ma riteniamo che a questo punto sarebbe stato opportuno ricalendarizzare la votazione ad altra data e procedere con la convocazione dell’audizione stessa, possibilità che la maggioranza ha come al solito negato - afferma Giulia Massolino, consigliera del Gruppo Patto per l’Autonomia - Civica FVG -. In aula abbiamo invece sentito la solita litania: “non possiamo ascoltare tutti”. Peccato che in altri casi le audizioni vengano convocate su richieste dirette, e ad ogni modo questa frase rappresenta la negazione dei principi di trasparenza e partecipazione della società civile nelle sue forme organizzate ai lavori nelle sedi istituzionali. Questo atteggiamento non può che andare ad aggravare la sfiducia nelle istituzioni, oltre a privare consigliere e consiglieri, chiamati a esprimersi sui diversi temi, di opportuni e imprescindibili luoghi di confronto e approfondimento».
«Una questione di metodo rilevante, ma non è stata l’unica ragione per la quale abbiamo ritenuto di votare contro il Programma di Cooperazione - conclude Massolino -. Nella scelta della Giunta sui Paesi nei quali intervenire si intravede l’ombra di interessi economici, che invece dovrebbero essere distanti, per la stessa legge, dai progetti di cooperazione, mentre mancano alcuni Paesi sui quali c’è una lunga storia di intervento. Infine, nel Programma presentato, la Regione sembra abdicare a giocare un ruolo di primo piano nella co-progettazione di interventi nonché di supporto alle organizzazioni della società civile per la partecipazione a bandi internazionali».