Giornata internazionale della lingua madre. Moretuzzo: «Diritti linguistici lontani da pieno riconoscimento». Depositata interrogazione sulla volontà di procedere con una norma di attuazione dello Statuto di autonomia
«La Giornata internazionale della lingua madre è l’occasione per ribadire che i diritti linguistici fanno parte dei diritti fondamentali delle persone e delle comunità di tutto il mondo, compresi quindi i parlanti le lingue friulana, slovena e germaniche presenti nella nostra regione. Spesso, però, sono diritti negati, come viene negato il valore delle lingue “diverse” da quelle maggioritarie, o non garantiti in maniera adeguata», afferma, alla vigilia della ricorrenza, il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo.
«In questo senso, la Regione non fa abbastanza, ignorando opportunità che le sarebbero riconosciute a livello costituzionale». Moretuzzo chiarisce: «Nel 2009 la Corte Costituzionale aveva dichiarato l’illegittimità di alcune disposizioni della legge regionale di tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana indicando la necessità di una revisione normativa per definire in modo più chiaro l’ambito di esercizio della funzione legislativa spettante alla Regione ai sensi della legge 482/1999. Ad oggi ignoriamo a che punto sia l'iter di elaborazione della norma di attuazione statutaria, la cui redazione peraltro è già stata indicata su nostra richiesta nelle linee di indirizzo alla componente regionale della Commissione paritetica approvate dal Consiglio regionale, ma al momento non sappiamo se effettivamente siano stati compiuti passi in avanti in tal senso».
Per questa ragione, Moretuzzo ha depositato una interrogazione rivolta all’Assessore Roberti per sapere se siano state date indicazioni politiche agli uffici competenti per la stesura di una prima bozza della norma di attuazione statutaria da sottoporre, una volta approvata dalla Giunta, alla Commissione paritetica, e con quali tempistiche.