Trasporto scolastico. Rinvio a giudizio per la ditta Tundo. Moretuzzo: «Epilogo che si poteva evitare»
Trasporto scolastico. Rinvio a giudizio per la ditta Tundo. Moretuzzo: «Epilogo che si poteva evitare. Quanto è costato alle casse della Regione l’appalto del servizio? Nostra interrogazione ancora senza risposta»+
«Apprendiamo dalla stampa che il 7 maggio inizierà il processo a carico della ditta Tundo e del suo amministratore delegato a causa delle inadempienze della ditta che si era aggiudicata l’appalto del trasporto scolastico attraverso la Centrale unica di committenza regionale e che ha causato pesantissimi disagi a spese di migliaia di ragazze e ragazzi e delle loro famiglie di una trentina di comuni del Medio e Basso Friuli. Le accuse riguardano i reati di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Un epilogo che si sarebbe potuto evitare, ma la Giunta Fedriga preferì tirare dritto», commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia – Civica FVG Massimo Moretuzzo ricordando come «nella scorsa legislatura, avevamo evidenziato fin dall’inizio il colossale errore compiuto dall’esecutivo con l’appalto del servizio, sollecitando la rescissione del contratto in base alle conclamate inadempienze della ditta com’era stato fatto tempestivamente in altre parti d’Italia. In Friuli-Venezia Giulia, invece, l’amministrazione Fedriga ha scaricato sui Comuni la gestione del rapporto con l’azienda e l’individuazione delle soluzioni alternative, con un aumento dei costi enorme e la beffa della fideiussione, prevista dal bando e presentata da Tundo, che avrebbe dovuto coprire il rischio della Regione: peccato che la società di assicurazioni rumena titolare della fideiussione sia fallita. E anche questo rischio l’avevamo ampiamente denunciato in aula».
«L’affare Tundo è costato alle casse della Regione quasi 6 milioni di euro. Oltre a questo esborso significativo – continua Moretuzzo –, vanno considerate altre “perdite” subite dalla Regione: dai costi amministrativi per sanare le criticità a quelle per gestire i nuovi affidamenti. A quanto ammonta complessivamente il danno subito da parte della Regione e dei Comuni interessati? Quali somme sono state recuperate da parte dell’amministrazione regionale per i danni subiti? Quali iniziative sono state poste in essere per poter procedere all’incameramento della garanzia? Tutte domande che abbiamo posto alla Giunta regionale in una interrogazione depositata lo scorso mese di agosto. Dopo 8 mesi ancora nessuna risposta».