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Crisi in maggioranza. Moretuzzo: «Crisi più simile a mercato delle vacche che a confronto politico»

18 Maggio 2025

Crisi in maggioranza. Moretuzzo: «Crisi più simile a mercato delle vacche che a confronto politico»

«La crisi del centro destra in Friuli-Venezia Giulia è un pessimo spettacolo, che non c’entra nulla con i problemi della Regione e affonda le sue radici negli interessi personali di alcuni e nello scontro che si sta consumando a livello statale fra Lega e Fratelli d’Italia su diversi temi, fra i quali le candidature nelle regioni del nord». Questo il giudizio espresso da Massimo Moretuzzo, Presidente del Gruppo consiliare regionale Patto per l’Autonomia nonché segretario del Patto per l’Autonomia, a commento della dichiarazione che gli assessori regionali della Lega hanno deciso di rimettere tutte le deleghe nelle mani del Presidente Massimiliano Fedriga.

«La polemica sulla sanità innescata dal Ministro Ciriani e l’ossessione del Presidente Fedriga per il terzo mandato – prosegue Moretuzzo – sembrano più mosse commerciali da mercato delle vacche che rivendicazioni politiche basate su questioni fondamentali per il futuro del Friuli-Venezia Giulia. In una fase storica in cui la nostra Regione ha avuto a disposizione una quantità di risorse economiche che non si sono mai viste prima, il governo Fedriga ha buttato via la possibilità di risolvere almeno alcuni dei problemi più importanti, in particolare quelli su cui si basa l’esercizio della specialità regionale».

«Dopo sette anni di amministrazione del centro destra – conclude Moretuzzo – la sanità è in continuo declino, con scelte pessime nella gestione delle aziende sanitarie e con l’esternalizzazione dei servizi come unica risposta alla domanda di salute delle persone, e il mondo degli enti locali vede i Comuni prossimi al collasso, senza personale e con centinaia di milioni di euro fermi nei cassetti per incapacità di spesa. Ci auguriamo che questo teatrino non si chiuda con un accordo farsesco. Il centro destra ammetta il suo fallimento e metta l’interesse generale davanti a quello di parte».


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