«La visita di domani della Ministra dell’Università e della ricerca Bernini all’ospedale di Udine, per incontrare il collegio di direzione, è soltanto l’ultima arma spuntata del Presidente Fedriga e della coalizione di centrodestra in una campagna elettorale intrisa solo di propaganda, fatta di elargizioni ad associazioni ed enti del territorio per accaparrarsene il consenso – commenta il candidato alla Presidenza della Regione Massimo Moretuzzo –. Senza dimenticare il favoloso studio “indipendente” costato oltre 100 mila euro alla Regione (e quindi a tutti noi) per farci dire da una fondazione privata che avevamo fatto tanti tamponi pur di non dar conto dell’eccesso di mortalità tra i più alti d’Italia. Su questo e sulla sanità in generale sono state omesse tante verità. Sono stati molti gli errori commessi dalla gestione Fedriga, che ha prodotto una gestione inefficiente delle risorse e fatto scelte deleterie i cui effetti si produrranno nei prossimi anni. Il personale medico e sanitario non solo è in fuga dalle strutture pubbliche, ma è incentivato ad andare verso il settore privato, a fare lo stesso lavoro pagato non necessariamente meglio, ma in condizioni organizzative diverse. Dal 2020 fino ai primi 7 mesi del 2022 ci sono state 1300 dimissioni volontarie di operatori sanitari del settore pubblico. Va potenziata la prevenzione, si deve investire nella sostituzione di macchinari obsoleti. E ancora, serve una riflessione sulla sanità territoriale: l’attuale maggioranza ha prima abolito i CAP (Centri di assistenza primaria) ridicolizzandoli, poi con una piroetta, una volta destinati i fondi del Pnrr per la realizzazione delle “Case della comunità”, che sono sostanzialmente la stessa cosa, li ha riproposti. Ad oggi però rischiamo di avere strutture vuote, di impiegare i soldi per costruire muri senza avere il personale che sosterrebbe le aperture. I presidi ospedalieri più piccoli come Cividale e Gemona, infine, vanno riqualificati. Proprio seguendo l’indirizzo del potenziamento della sanità territoriale, in cui avrebbero un ruolo fondamentale. Ma non con aperture spot, a poche settimane dalle scadenze elettorali, affidandole a cooperative private. Va potenziato il settore pubblico. Come Presidente di Regione non solo ascolterò, come sto già facendo, le ragioni di chi nella sanità lavora in prima linea, ma mi adopererò perché alla guida delle aziende sanitarie vadano i migliori manager pubblici sulla piazza e non, come accade ora, quelli più fedeli alla linea».