Moretuzzo: «Pubblicazione con troppe inesattezze storiche e geografiche. Perché affidarne la realizzazione a uno studio di fuori regione?»
«Un’iniziativa certamente lodevole, ma con così tante inesattezze da vanificarne il fine didattico». Così si è espresso il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, in riferimento all’Atlante per l’educazione ambientale rivolto a studentesse e studenti delle scuole elementari della regione dal titolo “AMO il Friuli Venezia Giulia”, promosso dall’assessorato regionale all’Ambiente.
La pubblicazione – finalizzata alla divulgazione, informazione ed educazione ambientale sulle strategie e sui comportamenti orientati all’obiettivo zero rifiuti – presenta un’introduzione storica, oggetto di numerose segnalazioni per le molte imprecisioni. «Secondo lo Studio Dispari di Milano, responsabile del progetto grafico e della realizzazione editoriale, il Friuli Venezia Giulia (senza trattino), solo per citare gli strafalcioni più evidenti, è composto da due regioni diverse il cui confine è fissato in modo approssimativo; è nato oltre 2 mila anni fa; confina, a ovest, con l’Italia… un punto, quest’ultimo, sul quale ci piacerebbe sapere che cosa ne pensa il “fratello d’Italia” Scoccimarro», afferma Moretuzzo, che chiede: «Chi ha verificato, all’assessorato all’Ambiente, i contenuti della pubblicazione?». E ancora: «C’era davvero bisogno di affidare questa iniziativa editoriale a una realtà di fuori regione? In Friuli-Venezia Giulia non ci sono le competenze necessarie per ideare e redigere una pubblicazione di questo genere?», ironizza Moretuzzo che, per fare chiarezza in merito, annuncia il deposito di un’interrogazione.