Patto per l'Autonomia | Pat pe Autonomie | Pakt Za Avtonomijo | Pakt für die Autonomie

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In occasione delle elezioni regionali del 2018, il Patto per l'Autonomia, che si era costituito come movimento politico pochi mesi prima, ha ottenuto il 4,09% dei consensi, corrispondenti a 23.696 voti. Sono risultati eletti come Consiglieri Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli.

Il Gruppo del Patto in azione

No alla fusione dei parchi scientifici e tecnologici della regione

22 Marzo 2019
Moretuzzo: «Importante la collaborazione fra gli enti del Friuli-Venezia Giulia, ma va rispettato il policentrismo dei territori»Friuli Innovazione, assente all’audizione in VI Commissione, «faccia sentire la propria voce»

Acqua bene comune… per quanto? Mozione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia

21 Marzo 2019
Urgente un piano di ammodernamentodelle infrastrutture idriche regionali

Il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, ai giovani del “Global Strike For Future”: «Pretendete di essere ascoltati»

15 Marzo 2019
«Pretendete di essere ascoltati, siete la generazione che ha il compito di cambiare la Storia e salvare il pianeta».

Bidoli e Moretuzzo: La Regione cambi passo per contrastare i cambiamenti climatici e si schieri a fianco dei giovani di “Fridays for future”

08 Marzo 2019
Mozione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia chiede misure puntuali e sostegno agli studenti che si stanno mobilitando

Bidoli e Moretuzzo: «La Regione sostenga le piccole botteghe e i negozi di vicinato»

06 Marzo 2019
Presentato il progetto di legge regionale sui buoni spesa solidali del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia.Contributi ai Comuni a supporto di piccoli negozi e famiglie   Un progetto di legge che prevede l’erogazione di finanziamenti regionali per i piccoli Comuni (ovvero entro i 3 mila abitanti) finalizzati a sostenere i “buoni spesa solidali”. Lo ha illustrato oggi, martedì 5 ma...

Bidoli: Grave aver modificato le regole introducendo il terzo mandato dei sindaci senza sentire le parti interessate e a ridosso delle elezioni

02 Marzo 2019
«Se è grave il fatto di aver modificato le regole delle prossime elezioni amministrative, introducendo anche la possibilità del terzo mandato dei sindaci nei Comuni con meno di 2000 abitanti, senza aver sentito le parti interessate, lo è ancora di più averlo fatto a un mese e mezzo dalla presentazione delle candidature, senza che vi fossero motivazioni di urgenza», afferma il consigliere region...

Basta appalti alle imprese di fuori regione. Tuteliamo gli operatori del Friuli-Venezia Giulia

01 Marzo 2019
Presentata la proposta di legge regionale su appalti e lavori pubblici del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia.

Tutela della lingua friulana, quali azioni sono state intraprese a fronte delle tante criticità riscontrate?

25 Febbraio 2019
Interrogazione a Fedriga e Roberti dei consiglieri del Patto per l’Autonomia Bidoli e Moretuzzo, a pochi giorni dalla Zornade furlane dai dirits

Va stabilito un rapporto di forza con lo Stato sull’esempio del Südtirol dove l’autonomia è forte grazie all’Svp

20 Febbraio 2019
Moretuzzo: «Non basta scrivere il libro dei sogni. Va stabilito un rapporto di forza con lo Stato sull’esempio del Südtirol dove l’autonomia è forte grazie all’Svp. Cosa fanno i nostri parlamentari?»

Che fine ha fatto l’archivio storico del terremoto?

17 Febbraio 2019
 Interrogazione orale del consigliere Bidoli

Moretuzzo: «Sulla Provincia del Friuli siamo disponibili a una discussione vera al di là degli slogan e dei tatticismi di partito»

16 Febbraio 2019
  «La proposta del Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin sulla costituzione della Provincia del Friuli capace di riunire i territori di Gorizia, Pordenone e Udine ha aperto un dibattito interessante. Come Patto per l’Autonomia – afferma il capogruppo in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo – ci dichiariamo disponibili fin da subito, su questa proposta, a partecipare a u...

Moretuzzo: «Basta attendismo, Fedriga chieda subito maggiori competenze»

15 Febbraio 2019
Il Patto per l’Autonomia deposita una mozione per chiedere di attivare una trattativa seria con lo Stato anche attraverso un mandato chiaro alla Commissione paritetica.Subito nuove competenze, a partire da lavori pubblici e istruzione

Proposta di legge 26: Comuni espropriati dalla possibilità di scegliere

15 Febbraio 2019
“Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad una maggioranza che, da una parte, dichiara di voler ascoltare e sostenere i Comuni, dall’altra presenta una norma che, ancora una volta, toglie loro competenze e potere di autodeterminazione”

Moretuzzo e Bidoli: «Sui rapporti finanziari con lo Stato serve chiarezza da parte della Giunta»

12 Febbraio 2019
Negata ancora una volta una commissione ad hoc per valutare la situazione complessiva

Moretuzzo: «Da Fedriga ci aspettiamo novità positive sulla trattativa con Roma. Finora solo sudditanza verso lo Stato. Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna presto più speciali del Friuli-Venezia Giulia»

11 Febbraio 2019
«Il tema dei rapporti finanziari fra la Regione Friuli-Venezia Giulia e lo Stato è senza dubbio il tema centrale di questa legislatura, non potrebbe essere diversamente – ricorda il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo –. 

Zone vulnerabili da nitrati, quali sono le intenzioni della Regione? Interrogazione del consigliere regionale Giampaolo Bidoli

11 Febbraio 2019
Zone vulnerabili da nitrati, quali sono le intenzioni della Regione? Lo chiede il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Giampaolo Bidoli con un’interrogazione orale rivolta alla Giunta Fedriga.

La Regione monitorerà il rilascio di nuove concessioni idroelettriche

01 Febbraio 2019
Approvata in Consiglio regionale  la mozione del Patto per l’Autonomia. L’amministrazione regionale monitorerà il rilascio di nuove concessioni di derivazione a uso idroelettrico sui corsi d’acqua naturale del territorio regionale e la verifica del rispetto dei requisiti previsti, anche in considerazione dei recenti mutamenti al quadro normativo nazionale.

Modifica legge Ausir. Moretuzzo: «Invece di cambiare davvero la norma, la maggioranza crea qualche poltrona per gli amici e riserva 2 posti su 7 del CdA al Veneto: la colonizzazione del Friuli-V.G. prosegue»

30 Gennaio 2019
Un’occasione mancata. La proposta di modifica della legge regionale 5/2016 sul servizio idrico e il servizio rifiuti «offriva la possibilità di mettere mano al provvedimento con il quale l’amministrazione Serracchiani aveva riorganizzato la gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo –.

Nuovo assalto all’autonomia regionale. Nel cda dell’Ausir 2 sindaci veneti su 7 totali

17 Gennaio 2019
  Moretuzzo: «Il Veneto si inserisce pesantemente anche nella gestione dell’acqua»

Moretuzzo e Bidoli: «Giunta regionale prigioniera dei suoi slogan, nuove Province commissariate prima di nascere!»

17 Gennaio 2019
Inaccettabile che Gorizia venga inglobata da Trieste, decidano i territori non le cene dei capi-partito. Basta penalizzare i Sindaci: i dipendenti delle Uti vadano ai Comuni, non alle Province

La rapina ai danni del Friuli-Venezia Giulia è stata confermata e Fedriga lo definisce un successo

11 Gennaio 2019
Moretuzzo: “Si convochi una commissione d’inchiesta per coinvolgere il Consiglio e verificare quanto affermato dal Presidente. Ne va del futuro della Specialità regionale.”

Nessuna rinegoziazione dei Patti finanziari nella legge di stabilità

03 Gennaio 2019
  Roma ladrona, la Lega ti perdona! Fedriga chieda consiglio alla Sicilia alla quale si regalano 900 milioni in tre anni,  il Friuli ne paga 360 in più  

Enti locali a rischio caos. Smantellate le Uti senza soluzioni alternative

19 Dicembre 2018
Voto contrario del Patto per l’Autonomia.  Moretuzzo e Bidoli: «Comuni non allineati rimasti senza contributi, mentre si spendono 23 milioni per rifare le Province». Ordine del giorno sul Friuli Orientale:  «Basta divisioni territoriali calate dall’alto, decidano i territori»

Tenere alta l’attenzione sull’Asp Moro. Ne va della qualità della vita dei cittadini di tutto il Medio Friuli

19 Dicembre 2018
Interrogazione a risposta immediata alla Giunta del capogruppo del Patto per l’Autonomia

Fucilati di Cervivento

Intervento in aula
del Capogruppo Massimo Moretuzzo
26/04/2021

Trascrizione in Italiano

Trascrizione a cura di Gian Marco Sartor

[Ringraziamento a tutti i collaboratori]

È stato detto in Commissione e anche oggi: "Ricordiamoci che abbiamo vinto la guerra". 

Beh, è ​​difficile per me dire che una guerra del genere sia stata vinta.

Trovo difficile parlare di una vittoria in questa regione.

Soprattutto dopo che il nostro paese e le nostre popolazioni che ci vivevano erano stati separati da confini che non avevano nulla a che fare con la nostra storia e la nostra identità.

Faccio fatica a parlare di vittoria perché i friulani sono stati inviati su due fronti diversi, con diverse bandiere e diverse uniformi.

È simbolico che i primi morti della Grande Guerra siano stati di parte italiana l’alpino di Udine Riccardo Di Giusto e di parte austro-ungarica il marinaio Eugenio Sandrigo di Grado.

Quando è scoppiata la guerra i friulani erano separati, e per evitare che amici, fratelli e parenti si sparassero a vicenda, i goriziani e i valcanalesi sono stati spostati sul fronte galiziano, al mattatoio contro i russi.

Trovo difficile parlare di vittoria perché nel 1914 dovettero rientrare 80.000 friulani dall'Austria, dalla Germania e dall'Ungheria. Paesi che sostenevano l’economia famigliare e che hanno reso possibile portare nuove idee e culture nella nostra regione. 

Faccio fatica a parlare di vittoria perché oltre 44.000 bambini, solo in provincia di Udine, sono stati portati via dalla nostra regione perché non potevano restare lì, e molti di loro non furono nemmeno reclamati perché nel frattempo erano diventati orfani.

Trovo difficile parlare di vittoria perché chi guidava le truppe italiane non solo applicava la decimazione,

ma a volte si è comportato come un esercito di occupazione. Soprattutto nei confronti delle donne, come esortava a fare il Generale del 2 ° Corpo d'Armata, Piacentini, in un documento del 9 agosto 1916:

"È il momento di affermare la qualità della nostra razza".

Trovo difficile parlare di vittoria quando consideriamo questo capitolo della storia dalla parte di coloro, donne e uomini, che vivevano in questa terra a quel tempo, che vivevano con fatica e sudore, con un'economia di sussistenza.

Non si tratta di espressioni e confini, come cantava Giorgio Ferigo: "Se uccidi di qua, sei un assassino. Se uccidi di là, sei un eroe. Tanto i padroni sono al sicuro nei castelli, a determinare guerra e pace " (cit. testo friulano).

Come ho detto, so che il punto di vista di questa storia non è del tutto condiviso, e probabilmente molti di noi hanno punti di vista e sensibilità differenti a riguardo.

Ma proprio per questa unanimità di voto hanno un valore maggiore, perché nonostante le differenze penso che questo atto possa aiutare a guarire da una sofferenza e un'ingiustizia assolutamente evidenti.

Un'ingiustizia che forse abbiamo subìto più di altri paesi.

Abbiamo così l'opportunità di dimostrare un atto coraggioso.

Coraggio per un atto che il parlamento italiano non ha ancora dimostrato.

Ci auguriamo quindi che anche il Parlamento e lo Stato italiano riconoscano quanto accaduto più di cento anni fa.

Lei stesso, Presidente, ha chiesto da parte di ognuno responsabilità su questo argomento.

Dobbiamo fare questo per Basilio Matiz, Angelo Massaro, Giovan Battista Corradazzi, Silvio Gaetano Ortis e tutti coloro che hanno subìto e sofferto per la stessa sorte nella prima guerra mondiale.

Dobbiamo mantenere vivo il loro ricordo.

Traduzione in Tedesco

Redebeitrag des Abgeordneten Massimo Moretuzzo im Regionalrat der Region Friaul – Julisch Venetien (26. April 2021)

Übersetzung von Gian Marco Sartor und David Kehrer

(Dankesworte an alle Beteiligten)

0:35 - Die Debatten in der Kommission und die heutige lassen uns klarmachen, dass die Wahrnehmung unter uns unterschiedlich ist.

0:45 - Nicht viel über die Aspekte der Artikel, wo anscheinend eine gemeinsame Zustimmung unseres Entwurfes steht,

0:58 - sondern über die Analyse des historischen Hintergrundes, auf dem die Episode der Hinrichtung von Cercivento, 

1:05 - und im Allgemeinen das Verfahren der Dezimierung im italienischen königlichen Heer während des ersten Weltkriegs.

1:13 – In der Kommission und auch heute hat man gesagt: „Bedenken wir, dass wir den Krieg gewonnen haben“.

1:20 – Es fällt mir schwer zu sagen, dass wir den Krieg gewonnen haben.

1:26 - mir ist schwer, da, in dieser Region, über einen Sieg zu reden.

1:31 – Vor allem nachdem unser Land und deren Bewohner,

1:38 – von den Grenzen getrennt wurden, das nichts mit unserer Geschichte und unserer Identität zu tun hatten.

1:46 – Ich tut mir schwer, über einen Sieg zu reden, denn die Friauler wurden an zwei verschiedene Fronten geschickt,

1:54 – unter verschiedenen Flaggen und verschiedenen Uniformen.

1:59 – Symbolhaft waren die ersten Toten im ersten Weltkrieg 

2:05 – der Gebirgsjäger (Alpino ) von Weiden i. F. (Udine) Riccardo Di Giusto auf italienischer Seite,

2:11 – und der Seemann Eugenio Sandrigo von Grado auf k. u. k. Seite 

2:17 – Als der Krieg anfing, fühlten sich die Friauler getrennt

2:23 – und um zu vermeiden, dass sich Freunde, Brüder und Verwandte sich gegeneinander erschießen, 

2:29 – wurden die Görzer und die Kanaltaler zur galizischen Front, zum Massaker gegen die Russen, versetzt.

2:40 – Es fällt mir schwer über den Sieg zu reden, wenn 80.000 Friauler im Jahr 1914 aus Österreich, Deutschland und Ungarn heimkehren mussten. 

2:52 – Diese Länder unterstützten die Haushalten und erlaubten, neue Ideen und Kulturen in unsere Region hinzubringen.

3:02 – Es fällt mir schwer über den Sieg zu reden, denn über 44.000 Kinder, nur in der Provinz Udine,

3:12 – aus unserer Region flüchten mussten, weil sie da nicht bleiben konnten, 

3:17 – und viele von denen wurden auch nicht beachtet, weil sie inzwischen Waisen geworden sind. 

3:23 –Es fällt mir schwer über den Sieg zu reden, denn diejenigen, die die italienischen Truppen führten, neben der Anwendung der Dezimierung,

3:30 – sich als Besatzer benahmen. Vor allem gegenüber den Frauen,

3:39 – wie der General der 2. Armeekorps Piacentini ermutigte, als er in einer Urkunde des 9.08.1916 

3:48 – „Es ist Zeit, die Qualität unserer Rasse geltend zu machen“ schrieb.

3:57 – Es fällt mir schwer, über den Sieg zu reden, wenn wir dieses Kapitel der Geschichte aus der Seite von denen erwägen, Frauen und Männer, die in diesem Land damals lebten,

4:11 – die anstrengend und ermüdend lebten, mit einer Subsistenzwirtschaft.

4:21 – Es geht nicht um Ausdrücke und Grenzen, wie Giorgio Ferigo sang:

4:26 „Tötest du hier, bist du ein Mörder. Tötest du dort, bist du ein Held.

4:30 – Es sind die Herrscher, die in Schlössern geschützt über Krieg und Frieden bestimmen.“

4:37 – Wie schon gesagt, ich weiß, dass die Sichtweise dieser Geschichte nicht ganz geeinigt ist,

4:46 und wahrscheinlich haben viele von uns darüber eine ander Sichtweise und eine andere Sensibilität.

4:53 – Aber genau für diese Einstimmigkeit haben sie ein größeren Wert,

4:58 – weil über den Unterschieden ich denke, dass dieser Rechtsakt dazu beitragen kann,

5:06 – von einem Leid und einem Unrecht hinzuweisen, die absolut deutlich sind. 

5:12 – Ein Unrecht, welches wir mehr als andere Länder erfahren mussten.

5:18 – Wir haben somit die Möglichkeit, eine mutige Tat anzuerkennen.

5:23 – Mut über eine Tat, die bisher niemals das italienische Parlament gehabt hätte.

5:27 – Wir wünschen, dass auch das Parlament und der italienische Staat anerkennen werden, was vor hundert Jahren passiert ist.

5:35 – Sie selbst, Präsident, forderten zur Verantwortung zu dieser Angelegenheit auf.

5:46 Wir müssen das machen, für Basilio Matiz, Angelo Massaro, Giovan Battista Corradazzi, Silvio Gaetano Ortis und all diejenigen, die dasselbe Schicksal im ersten Weltkrieg ertragen mussten.

5:55 – Wir müssen das Gedenken an sie für heute und die Zukunft wachhalten.


Consiglieri

Massimo Moretuzzo

Massimo Moretuzzo

Presidente del Gruppo
Giampaolo Bidoli

Giampaolo Bidoli

Vice-Presidente del Gruppo

Segreteria

Componenti della segreteria

Capo segreteria
SANTI FRANCESCA

Addetto di Segreteria
Erik Dei Negri

Contatti
tel: +39.040.377.3245
email: 
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Materiali

Proposte di Legge Regionale

Modifica all’articolo 25 della legge regionale 18 giugno 2007, n. 17
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Misure di sostegno alla riduzione dei canoni di affitto
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Rete regionale dei cammini
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Disciplina delle concessione idroelettriche
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Nuove norme in materia di lavori pubblici di interesse regionale e locale
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Contributi ai piccoli Comuni per incentivare l’utilizzo dei “Buoni spesa solidali"
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Mozioni

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Emergenza Climatica, Ambientale e Biodiversità
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Sedi RAI regionali: impegno nel rafforzamento e nella valorizzazione dell’informazione e delle strutture a tutela delle minoranze linguistiche regionali
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Sedi RAI regionali: impegno nel rafforzamento e nella valorizzazione dell’informazione e delle strutture a tutela delle minoranze linguistiche regionali
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Camere di commercio: attribuzione competenza dell’organizzazione e sospensione della procedura di accorpamento
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FAQ

Qual'è la posizione del Patto per l'Autonomia rispetto alle centraline idroelettriche?

Il Patto sostiene la necessità di sottrarre lo sfruttamento delle acque dagli interessi economici esterni al territorio. Gli utili della produzione dell'energia elettrica devono essere indirizzati primariamente a sostenere i territori nei quali hanno sede le centrali. Per questa ragione è necessario instituire una società regionale per la gestione degli impianti idroelettrici che ne assuma il controllo a scadenza delle concessioni. Contestualmente è necessario ridurre il numero delle cantrali che spesso impattano sulle risorse idriche senza produrre significativi quantitativi di energia elettrica.

Qual'è la posizione del Patto rispetto alla tutela dei Magredi?

I Magredi del Friuli sono ecosistemi unici in Europa che devono essere tutelati per la straordinaria ricchezza che custodiscono in termini di biodiversità. Per questa ragione riteniamo che si debbano ad esempio vietare le attività sportive ad elevato impatto, che rischiano di danneggiarne gli equilibri.

Il 5G è una tecnologia pericolosa?

Non esistono attualmente evidenze scientifiche che dimostrino la pericolosità delle nuove tecnologie di trasmissione 5G, trattandosi di impianti di recentissima concezione. A maggior ragione riteniamo che l'ente Regione debba farsi carico di monitorare con attenzione lo sviluppo di questa tecnologia nel nostro territorio.

Cosa ne pensa il Patto del movimento Fridays For Future?

Il Patto per l'Autonomia ritiene che sia importante sostenere la diffusione di una maggiore coscienza ambientale in ogni forma. I giovani di Fridays For Future stanno svolgendo un grande lavoro, per il quale vanno sostenuti. Per questa ragione il Gruppo Consiliare del patto ha favorito la massima attenzione del Consiglio Regionale nei confronti di questo movimento.

Battaglie

Economia
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