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Patto per l'Autonomia | Pat pe Autonomie | Pakt za Avtonomijo | Pakt für die Autonomie

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Franca Vilevich

Franca Vilevich, 60 anni, nata e vissuta a Trieste, dopo trent’anni di lavoro all’ATER, sempre a contatto con il pubblico, oggi gestisce Knulp, caffè libreria e spazio culturale. Vicepresidente della IV Circoscrizione, ha contribuito a fondare Adesso Trieste. Si candida al Consiglio Regionale nella circoscrizione di Trieste con il Patto per l’Autonomia, a sostegno di Massimo Moretuzzo.

Franca Vilevich è nata a Trieste nel 1963, dove vive e lavora. Dopo aver conseguito nel 1982 il diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere, ha collaborato dal 1983 come socia lavoratrice presso la cooperativa di servizi Biblos; nel 1987 è stata assunta come impiegata amministrativa presso l’ATER di Trieste, dove ha lavorato sempre a contatto con il pubblico fino al gennaio 2019, quando ha deciso di dimettersi per dedicarsi completamente a Knulp, caffè libreria e spazio culturale aperto dal 2003 nel cuore del centro storico di Trieste, di cui si è occupata attivamente fin dall’inizio.

Ha contribuito a fondare Adesso Trieste nel 2020 e nel 2021 è stata eletta nel Consiglio della IV Circoscrizione (Città Nuova - Barriera Nuova - San Vito - Città Vecchia), di cui è Vicepresidente.

Alla base del suo impegno politico c’è una precisa visione: “Credo fermamente nell’impegno individuale all’interno della collettività, per provare a invertire l’attuale tendenza all’immobilismo e all’ignavia. Ho sempre creduto che fare politica significhi soprattutto impegnarsi in prima persona, dare l’esempio, fare rete partendo dal basso. I partiti tradizionali, anche nelle loro varie declinazioni più recenti, non mi hanno mai dato lo stimolo sufficiente per un coinvolgimento nella politica attiva. Poi è arrivata Adesso Trieste e mi si è aperto un mondo, ho trovato un gruppo con un approccio alle cose molto simile al mio e non ho avuto esitazioni. Ora, in ambito regionale, il Patto per l’Autonomia mi offre un’opportunità di crescita, che colgo con convinzione e con spirito di servizio”.

Si è candidata nella circoscrizione di Trieste con il Patto a sostegno di Massimo Moretuzzo, che ha accompagnato Adesso Trieste fin dall’inizio del percorso. “Spero che la mia determinazione, unita all’attitudine al lavoro di squadra, la buona capacità di dialogo e la naturale empatia possano essere utili per l’ulteriore sviluppo del movimento, per la sua diffusione e per il coinvolgimento di quella parte di cittadinanza che non ha smesso di credere nella possibilità di un cambiamento”.

Con questo impegno Franca Vilevich vuole portare il dibattito politico a ragionare su alcuni temi in particolare, che ritiene urgenti e sentiti dalla cittadinanza: il trasporto pubblico, il cui sviluppo della rete e dell’intermodalità influisce su problematiche ambientali e sulla qualità della vita, integrando anche i collegamenti transfrontalieri, vista la posizione della nostra regione; la sanità pubblica, per invertire la rotta ed arginare il ricorso alla privatizzazione dei servizi sanitari, valorizzando e incrementando le risorse già esistenti. Infine, l’attenzione alle esigenze delle giovani generazioni, incentivando la creazione di spazi culturali multiuso non istituzionali e facilmente accessibili.

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Katja Superina

Katja Superina ha 54 anni, fa parte della comunità slovena ed è laureata in Scienze Naturali. Lavora presso lo IAL FVG come responsabile per il settore benessere nell’ambito triestino. È la sua prima esperienza politica ma vuole sostenere con determinazione la visione di futuro del Patto. Ha deciso quindi di candidarsi al Consiglio regionale nella circoscrizione di Trieste a sostegno di Massimo Moretuzzo.

Nata e cresciuta a Trieste, Katja Superina ha 54 anni. Di madrelingua slovena, ha conseguito la maturità scientifica e la laurea in Scienze Naturali, nel 1997, presso l'Università di Trieste con il punteggio di 110 e lode.

Lavora nella formazione professionale allo IAL FVG come responsabile del settore benessere per la ex provincia di Trieste. Si occupa di Prima formazione per i giovani all’uscita dalla terza media. È direttamente coinvolta nello sviluppo e aggiornamento di programmi didattici basati su competenze di base, professionali e di cittadinanza, aiutando i giovani qualificati all’inserimento lavorativo.

In passato ha ricoperto il ruolo di docente in vari istituti, per materie scientifiche e professionali, e collaborato con il LIS, il Laboratorio dell’Immaginario Scientifico di Trieste. Ha svolto il ruolo di ricercatrice presso l’Università di Trieste. Ha inoltre collaborato con Paola Rodari nel curare la parte scientifica della sezione Volpi e Lupi nel cd-rom allegato all’Enciclopedia della Favola, della Editori Riuniti di Roma.

Nella comunità slovena è attiva nel canto corale e partecipa a vari eventi culturali. Come hobby, colleziona libri di cucina, con attenzione alle radici mitteleuropee sperimentando ricette da condividere in allegria. Ama viaggiare e scoprire nuove cose, lanciandosi con entusiasmo in stimolanti avventure.

Ha deciso di candidarsi al Consiglio regionale nella circoscrizione di Trieste a sostegno di Massimo Moretuzzo, perché crede nella sua visione di futuro per il Friuli-Venezia Giulia. “È la mia prima esperienza in politica – sostiene – Porto, però, una forte volontà nel supportare idee che ritengo debbano essere realizzate”.

Il suo impegno politico vuole concentrarsi su tre temi principali che nascono dalla sua formazione. Il tema dell’istruzione, con le problematiche relative all’organizzazione e alla formazione, innovando metodologie e soluzioni logistiche per preparare al meglio alle sfide del futuro. Ancora, il mondo giovanile in senso allargato, cercando di dare supporto alle necessità sociali di cui questa età ha bisogno. Infine il tema ambientale, vicino alla sua formazione e che costituisce una delle principali urgenze del nostro tempo.

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Ofelia Altomare

Ofelia Altomare ha speso la sua vita professionale nell’ambito della sanità, a Trieste, sino a giungere alla direzione del distretto sanitario n. 3. Ha deciso di candidarsi con il Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Trieste, a sostegno di Massimo Moretuzzo, perché, in questo momento di emergenza, vuole   riportare l'eccellenza nella sanità della nostra regione. Una sanità pubblica davvero più vicina alle persone e ai professionisti, che promuova la salute e la presa in carico delle persone e delle comunità.

Ofelia Altomare è nata a Maniago nel 1963, ma ha vissuto sempre a Trieste, dove si è formata e ha svolto la sua vita professionale. Diplomatasi Infermiera professionale presso la scuola Giulio Ascoli nel 1982, ha cominciato a svolgere la professione presso l'USL di Trieste. Ha conseguito sempre all’istituto Ascoli l’abilitazione per le funzioni direttive nel 1986. Dopo essere stata caposala all'ospedale di Cattinara, è divenuta responsabile infermieristica al distretto n. 3 dell’ASS n. 1 Triestina. Dal 1997 al 2001 è stata responsabile del Servizio Infermieristico e del Coordinamento Organizzativo in Staff alla Direzione del Distretto Sanitario n. 3 ASS 1, con Posizione Organizzativa dal 2001. Contemporaneamente si è diplomata nel 1999 Dirigente di Comunità. Nel 2008 ha conseguito la laurea in Scienze Infermieristiche con 110 e lode. Ha fatto un corso di perfezionamento nel 2010 e un master di II livello nel 2013 in Gestione del Personale, con una valutazione di 110 e lode. È stata nominata, prima a Trieste e seconda in Italia proveniente dalla professione infermieristica, Direttrice di Distretto (il n. 3, che copre l’area sud di Trieste e i Comuni di Muggia e Dolina). Per il suo impegno professionale, è stata nominata Cavaliera al Merito della Repubblica Italiana nel 2021. È stata docente ai corsi universitari di Infermieristica e ai corsi di formazione per operatori socio sanitari. Recentemente è andata in pensione dopo 42 anni di carriera lavorativa.

Si è sempre impegnata nella costruzione di una sanità buona, vicina alle persone, sul territorio e in ospedale. Creare squadra con il gruppo di lavoro è stata la sua forza. Ha lavorato per togliere burocrazia ai percorsi di cura, per rendere i servizi disponibili e accessibili a tutte e tutti.

“Alla luce dello stato emergenziale in cui versa la sanità, ho deciso di candidarmi al Consiglio regionale nella circoscrizione di Trieste a sostegno di Massimo Moretuzzo, perché credo nella sua visione di futuro e in un modello nuovo di sanità in Friuli-Venezia Giulia”.

Il suo impegno politico sui temi sanitari vuole dare un contributo decisivo per bloccare l'impoverimento della sanità pubblica e “riportare la nostra regione all'eccellenza in campo sociale e sanitario, attuare politiche che sviluppino sicurezza e salute sul lavoro e sicurezza e salute sulle strade”.

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Federico Monti

Federico Monti ha 54 anni e si occupa di sicurezza in un cantiere nautico di Monfalcone. È appassionato di temi storico-politici riguardanti la città di Trieste e ha aderito al Patto per l’Autonomia, coordinando la Comunità di Trieste. Ha inoltre contribuito a fondare Adesso Trieste. Ha deciso di candidarsi al Consiglio regionale nella circoscrizione di Trieste a sostegno di Massimo Moretuzzo.

Federico Monti ha 54 anni ed è padre di tre figli. Ha conseguito la maturità scientifica e, contemporaneamente, dopo aver seguito gli studi musicali alla Glasbena Matica, si è diplomato al Conservatorio Tartini di Trieste. La musica è la sua grande passione e per oltre un decennio è stato vicepresidente del Coro del Friuli-Venezia Giulia.

In ambito professionale si è specializzato in materia di Sicurezza e Igiene del Lavoro, ricoprendo attualmente incarichi correlati alla sua formazione e come responsabile dei servizi generali in un cantiere nautico con oltre 250 addetti a Monfalcone.

Ha partecipato all’allestimento di numerosi convogli umanitari per crisi belliche (Bosnia 1995 e seguenti) o per emergenze economico-sanitarie (Romania 2004) insieme a Caritas e altre organizzazioni non governative.

La sua passione per le tematiche storico-politiche della città di Trieste e in particolare dell’autonomismo triestino e i temi relativi al suo porto, lo hanno portato nel 2018 ad aderire al Patto per l’Autonomia e a essere coordinatore della Comunità di Trieste. Nel 2021 è stato tra i fondatori di Adesso Trieste, un’associazione per la partecipazione alla vita politica di Trieste e della sua area transfrontaliera, “con l’obiettivo - spiega - della costruzione e condivisione di una visione positiva di futuro che ci ha aiutato a guardare oltre le contingenze e a cercare soluzioni che potessero intaccare i problemi alla radice, con un approccio sistemico; fasi di documentazione e confronto con esperti dei settori ci hanno permesso di andare nel dettaglio di molti ambiti di intervento dell’Amministrazione”.

Federico Monti si candida nella circoscrizione di Trieste con il Patto per l’Autonomia a sostegno di Massimo Moretuzzo come candidato Presidente alla Regione. Con la sua candidatura vuole portare in particolare alcuni temi specifici sul tavolo del confronto istituzionale.

Sicuramente tra questi vuole far emergere le esperienze accumulate nell’ambito in cui lavora. Quindi le problematiche dell’economia del mare, sotto l’aspetto portuale e industriale.

Altro tema è il riconoscimento delle identità storico-culturali, nella visione di una regione plurale in cui ricercare progettualità e visione del futuro comuni.

Infine la tutela dei beni culturali e del territorio, “patrimonio che dobbiamo far fruttare e non dilapidare”.

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Marco Fragiacomo

Marco Fragiacomo è un Dirigente scolastico  che ha inteso sempre la sua professione come un impegno sociale. Oggi vuole mettere le sue competenze al servizio delle istituzioni. Ha accettato di candidarsi con il Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Gorizia, a sostegno di Massimo Moretuzzo, perché crede che sia la persona adatta a guidare verso il futuro la nostra regione.

Perito agrario e laureato in scienze naturali, dopo aver vinto due concorsi ordinari ha insegnato per più di vent’anni negli Istituti agrari regionali. Dal 2007 è Dirigente scolastico, prima dell’ISIS “Einaudi-Marconi” di Staranzano e poi, dal 2010, dell’ISIS “Brignoli-Einaudi-Marconi” di Gradisca d’Isonzo - Staranzano (ISIS “BEM”). Contemporaneamente al suo ruolo di DS dell’ISIS “BEM”, ha fatto il DS reggente in alcuni istituti secondari di Gorizia oltre che del Centro Provinciale Istruzione degli Adulti di Gorizia (CPIA), con sede a Monfalcone. “L’ISIS “BEM” che dirigo è capofila regionale del Polo Tecnico Professionale per l’Economia del Mare del Friuli-Venezia Giulia. L’Istituto è impegnato in molte iniziative legate al mondo del lavoro e della produzione”. Inoltre, Fragiacomo è sia esperto apistico che competente in  tematiche ambientali

“Ho sempre sentito il valore dell’impegno per la società – afferma - finora declinato nel mondo della scuola, prima come insegnante e ormai da quindici anni come dirigente scolastico”. Questa visione, unita ad un forte legame con il territorio, lo ha convinto a voler portare in politica le istanze di due territori: “la Bisiacaria, da cui provengo e abito (mio padre era un cantierino vittima dell’amianto, piaga sulla quale la Regione potrebbe fare ancora di più), e l’Alto Isontino, nel quale lavoro da molto tempo, a Gradisca d’Isonzo e Gorizia in particolare”.

Inoltre Fragiacomo vuole portare al tavolo istituzionale diversi temi. “Ho accettato la proposta di candidarmi con l’obiettivo di contribuire ai cambiamenti che è necessario realizzare per assicurare il benessere alle future generazioni, ma anche degli anziani e delle donne, cioè le categorie che in questo momento sono le più penalizzate nella nostra regione. E per i giovani, perché hanno bisogno di essere supportati a livello di formazione/istruzione per prepararli a entrare prima possibile nel mondo del lavoro a tempo indeterminato. Bisogna creare i presupposti per evitare la “fuga dei cervelli”. Nella scuola ha sempre lavorato per i giovani, sia per dare loro strumenti e competenze per affrontare il futuro, sia per inserirsi nel mondo del lavoro in modo efficace, per poter diventare autonomi dai genitori, “cioè adulti e poi genitori.”.

I servizi agli anziani devono essere aggiornati, perché il welfare va cambiato tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nelle famiglie negli ultimi anni, anche a causa dell’inverno demografico. Gli anziani sono una risorsa, per cui l’intervento pubblico non deve essere di mera assistenza, ma va perseguito l’invecchiamento attivo e solidale.

Altro tema è quello delle donne, “affinché si inseriscano in maggior numero e più precocemente possibile nel mondo del lavoro creando anche i presupposti per una maternità responsabile e non penalizzante (più asili, servizi, ecc..)”.

Tra le emergenza principali da affrontare c’è quella dei cambiamenti climatici e delle sue conseguenze a livello ambientale e della società. La sostenibilità ambientale, realmente perseguita, deve essere il paradigma che deve guidare la politica del Friuli-Venezia Giulia.

“Il candidato Presidente Massimo Moretuzzo e il Patto sono impegnati a portare avanti un programma in completa sintonia con i miei valori: un programma giusto, inclusivo e con una visione importante per il Friuli–Venezia Giulia su molti temi strategici, realizzato coinvolgendo le comunità locali”.

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